Gemini

Google in questi giorni ha avviato l’integrazione della sua intelligenza artificiale avanzata, Gemini, all’interno dell’app Google Messaggi. Ampliando così l’accesso a queste funzionalità innovative a un numero sempre maggiore di utenti. Questa mossa segue un periodo di beta testing e l’annuncio ufficiale avvenuto durante l’evento Google I/O. Nonostante l’entusiasmo per l’espansione, la diffusione di Gemini non è ancora globale. Infatti alcune regioni come Europa, India, Svizzera e Regno Unito sono ancora temporaneamente escluse.

Gemini, l’intelligenza artificiale sempre più accessibile

Le persone che hanno la possibilità di utilizzare Gemini possono accedere a questa funzionalità attraverso un nuovo pulsante. Si tratta di “Avvia chat” presente nell’interfaccia di Google Messaggi. Selezionando questa opzione, si avvia una conversazione individuale con il chatbot, che può rispondere a domande e fornire assistenza. L’assistente virtuale è anche in grado di inviare immagini all’interno delle chat. Offrendo così un’esperienza di messaggistica più ricca. Anche se, almeno per il momento, non è ancora possibile inviare messaggi vocali. Si pensa che tale funzionalità potrà essere implementata in futuro.

Durante l’ultimo Google I/O, l’azienda ha presentato numerose novità riguardanti la sua intelligenza artificiale. Tra cui appunto, diverse versioni di Gemini, come Gemini1.5 Pro e Gemini1.5 Flash. Queste varianti offrono differenti livelli di prestazioni e leggerezza, adattandosi così a vari scenari d’uso. Un’altra innovazione significativa introdotta è GeminiLive, che consente di avere conversazioni naturali con l’AI direttamente sui loro smartphone. Rendendo l’interazione ancora più intuitiva e fluida.

Insomma, l’integrazione di Gemini su GoogleMessaggi rappresenta un passo avanti molto importante nei piani di Google per rendere l’IA una parte integrante della vita quotidiana degli utenti. Questo sviluppo non solo migliora l’esperienza di messaggistica, ma dimostra anche l’impegno del colosso di Mountain View nel portare avanti la rivoluzione dell’AI generativa. Ovviamente tale situazione dovrà confrontarsi con una serie di opinioni contrastanti. In particolare da parte di coloro che ancora non vedono di buon occhio l’utilizzo di tali tecnologie

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