Windows

Di recente, Microsoft ha lanciato una nuova funzionalità chiamata “Recall” per Windows 11. Quest’ultima è stata pensata per migliorare la produttività degli utenti. Si tratta infatti di uno strumento di intelligenza artificiale che è stato progettato per essere disponibile esclusivamente sui nuovi PC Copilot+ dotati di processori Qualcomm Snapdragon X Series. Mq, un noto appassionato di tecnologia, conosciuto come Albacore, ha superato le limitazioni ufficiali. Riuscendo a far funzionare Recall su un dispositivo non ufficialmente supportato, con specifiche hardware modeste.

Windows 11 e il nuovo strumento per la gestione delle attività quotidiane

La funzione Recall utilizza l’intelligenza artificiale per catturare automaticamente schermate delle attività svolte sul computer, memorizzandole in una sezione apposita. Questo consente agli utenti di richiamare facilmente le attività precedenti. Dunque trovare rapidamente file o informazioni aperte in passato, e persino ripristinare attività chiuse accidentalmente. Albacore è riuscito a sbloccare questa capacità su un PC con un processore Snapdragon 7cx e soli 4GB di RAM. Nonostante il 7cx sia un chip ARM senza NPU integrata e con una memoria disponibile di soli 3,4GB. Quindi ben al di sotto dei 16GB richiesti ufficialmente. Così facendo ha dimostrato che Recall può funzionare in modo convincente anche su hardware meno potenti. In più ha annunciato che presto pubblicherà una guida dettagliata per permettere ai proprietari di dispositivi Windows on ARM, come il Surface Pro X, di testare questa nuova funzionalità.

Nonostante le potenzialità dimostrate, la funzione però ha suscitato diverse preoccupazioni in merito alla privacy. Elon Musk, ad esempio, ha espresso pubblicamente le sue riserve riguardo ai possibili rischi per la privacy degli utenti. Microsoft ha cercato di mitigare questi timori chiarendo che Windows 11 consentirà ai suoi utilizzatori di specificare quali applicazioni non devono essere catturate dagli screenshot di Recall. Offrendo anche la possibilità di disattivare completamente la funzione. In più, l’azienda ha sottolineato che tutta l’elaborazione avviene localmente sul dispositivo, assicurando che nessun dato uscirà dal computer. Recall sarà inclusa nel prossimo aggiornamento di Windows11. Si tratta della versione 24H2, attualmente in fase di test pubblico nel Release Preview Channel, l’ultimo passo prima della distribuzione ufficiale.

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