Sembra incredibile ma è vero: stiamo parlando di un satellite, ma non di uno qualsiasi, bensì di uno fatto di legno! Si chiama LignoSat ed è stato concepito da un team di brillanti ricercatori giapponesi, in collaborazione con Sumitomo Forestry, un’azienda specializzata nel settore forestale.
Il satellite giapponese in legno di magnolia
Immagina questa scena: un razzo SpaceX pronto a partire, ma al suo interno non c’è il solito carico, bensì un cubo di legno di 10 centimetri per lato. Questo bizzarro progetto è in programma per il prossimo settembre.
Tutto ha avuto inizio nell’ormai lontano aprile del 2020, quando il team ha dato il via ai lavori su questo audace concetto. Hanno optato per utilizzare legno di magnolia, dopo aver testato varie opzioni tra cui ciliegio e betulla. Immagina i tecnici mentre eseguono test di esposizione spaziale su trucioli di legno, una scena davvero singolare.
Ma qual è il motivo dietro questa scelta? La magnolia è stata selezionata per la sua resistenza e facilità di lavorazione. La cosa più strabiliante è che ci si aspetta che il legno bruci completamente al rientro nell’atmosfera terrestre, evitando così la formazione di particelle metalliche. Una mossa davvero geniale per rendere le missioni spaziali più ecologiche.
Questo strano satellite è stato costruito con una tecnica tradizionale giapponese che non richiede né viti né colla. Un vero e proprio capolavoro di ingegneria. E non finisce qui: è dotato persino di pannelli solari esterni, proprio come quelli dei satelliti convenzionali.
Una nuova prospettiva più ecologica
Secondo gli esperti, i satelliti non metallici come questo dovrebbero essere la prossima grande tendenza nel settore aerospaziale. Non solo sono ecologici, ma sembra che non influenzino negativamente la salute degli astronauti o il funzionamento delle apparecchiature a bordo.
E adesso il grande momento si avvicina sempre di più: il lancio verso la Stazione Spaziale Internazionale è previsto per settembre 2024. Una volta lì, il LignoSat verrà sottoposto a una serie di test per valutarne la resistenza e la durabilità nello spazio.
Immagina, un satellite di legno che solca l’infinito! È davvero una di quelle cose che ti fanno fermare e riflettere sul futuro, che, come abbiamo visto, potrebbe essere più vicino di quanto pensiamo.