Nel mondo automobilistico italiano, l’adozione di veicoli elettrici è incentivata da una serie di vantaggi fiscali, tra cui l’esenzione dal pagamento del bollo auto. Questa agevolazione è regolamentata dal Decreto Presidenziale 39/1953. Essa rappresenta un incentivo molto importante per chi opta per la mobilità elettrica. Non solo in termini di risparmio economico, ma anche per quanto riguarda la riduzione delle emissioni inquinanti. Le disposizioni per le vetture elettriche però, variano in base alle regioni. Creando un quadro eterogeneo di esenzioni e tariffe ridotte.
In molte regioni italiane, l’esenzione dal bollo auto è garantita per i primi 5 anni dopo l’immatricolazione del veicolo. Questo periodo offre agli acquirenti di automobili elettriche un vantaggio tangibile per optare per veicoli a zero emissioni. Vi sono però alcune eccezioni interessanti che meritano di essere esplorate. Ad esempio, in Lombardia e Piemonte, l’esenzione è permanente. Ciò significa che gli automobilisti non dovranno mai pagare il bollo per i loro veicoli. Allo stesso modo, in Valle d’Aosta, i mezzi immatricolati dal 2019 godono di un’estensione di 3 anni oltre ai 5 previsti dalla normativa nazionale. Tali variazioni offrono un disegno diversificato di vantaggi fiscali per i possessori di auto elettriche. Con alcune regioni che si distinguono per politiche più favorevoli alla mobilità sostenibile, rispetto ad altre.
Dopo il periodo di esenzione, l’importo del bollo-auto si riduce a un quarto della tariffa piena. Il calcolo avviene in base alla potenza del veicolo, moltiplicata per un coefficiente stabilito dalla legge regionale. Questo sistema, contribuisce al finanziamento delle infrastrutture stradali e delle politiche di mobilità sostenibile. Per migliorare così la qualità dell’aria. Al di là dei benefici che variano in base al territorio di provenienza, in tutti i casi si tratta di vantaggi economici significativi. Volti a velocizzare la transizione dei veicoli a combustione interna con quelli alimentati elettricamente. Obiettivo che, secondo le ultime normative dell’ UE, si dovrà raggiungere completamente entro il 2030.