Se Giappone e la sua transizione verso l'elettrico procedo a rilento, le aziende corrono ai ripari
Se Giappone e la sua transizione verso l’elettrico procedo a rilento, le aziende corrono ai ripari

Mentre il Giappone si confronta con la sfida della transizione verso i veicoli elettrici, un’azienda ha introdotto un’innovativa offerta di ricarica illimitata a un prezzo accessibile, nel tentativo di accelerare l’adozione dei veicoli elettrici nel Paese del Sol Levante.

 

ENECHANGE e la sua soluzione economica

Nonostante l’Europa abbia già fatto passi significativi verso la mobilità elettrica, con il 16% dei veicoli che sono completamente elettrici o ibridi plug-in, il Giappone rimane indietro con appena il 4%. Una delle sfide principali per la diffusione dei veicoli elettrici in Giappone è rappresentata dalle limitazioni legate alle abitazioni, in particolare negli edifici residenziali e nei complessi urbani dove è difficile installare punti di ricarica.

Per affrontare questa sfida, ENECHANGE ha lanciato l’offerta “ENECHANGE Passport“, che offre ricarica illimitata a oltre 1.800 punti di ricarica per meno di 20 euro al mese. L’obiettivo dell’azienda è quello di ottenere 100.000 abbonati nel breve termine, con la speranza di incentivare una maggiore adozione dei veicoli elettrici attraverso questa soluzione economica.

Il servizio, che ha un costo di 2.980 yen al mese (circa 18 euro), consente agli automobilisti di accedere a punti di ricarica in orari prestabiliti, con una tariffa aggiuntiva al di fuori di tali fasce orarie. Tuttavia, è importante notare che i terminali inclusi nell’offerta sono limitati a una potenza di 6 kW.

 

Yoshi Mobility e il furgone pieno di energia

Al di là di quest’iniziativa, un’idea promettente potrebbe essere quella proposta da Yoshi Mobility, un’azienda del Tennessee. Questa propone furgoncini che, a domicilio, possono ricaricare i veicoli. Ogni furgone può gestire fino a sette veicoli e ricaricare due auto contemporaneamente in pochi minuti. Yoshi Mobility ha l’intenzione di espandere questa tecnologia su larga scala entro il 2025, offrendo un’alternativa comoda e accessibile alla ricarica dei veicoli elettrici.

Articolo precedenteYouTube: dettagli e criticità della nuova funzione AI
Articolo successivoL’Intelligenza artificiale: rischio o opportunità per il futuro?