Il mercato delle auto elettriche in Italia presenta una tendenza preoccupante che va oltre il ben noto flop nella loro diffusione. Alcuni dati rivelano un’anomalia importante nel ciclo di vita delle vetture a zero emissioni, creando una serie di interrogativi sulle cause e le implicazioni di questo fenomeno.
Secondo uno studio della Fondazione Eni Enrico Mattei, le auto elettriche in Italia sembrano avere un ciclo di vita molto più breve rispetto a quelle tradizionali a benzina o diesel. Il biennio 2021-2022 ha infatti registrato la radiazione di circa 14.000 veicoli, lo stesso numero di quelle immatricolate tra il 2006 e il 2018. Il dato, cosa strana, contrasta con la tendenza nelle auto aventi altre alimentazioni, suggerendo che il problema è specifico delle vetture elettriche. L’età media delle auto elettriche radiate è infatti molto inferiore rispetto a quella delle auto circolanti a benzina o diesel, che si attesta a circa 12,5 anni per un totale di 40 milioni di vetture.
Perché c’è questa anomalia delle auto elettriche nel nostro Paese?
Le spiegazioni convenzionali per la rapida radiazione, come una “missione d’uso particolarmente intensa” tipica dei taxi, non sembrano applicarsi a questo caso. Invece, una possibile causa del fenomeno è il trasferimento delle auto elettriche verso mercati esteri. I veicoli potrebbero essere immatricolati in Italia, per poi essere radiate e vendute all’estero, in risposta alla bassa domanda interna. Questo trend potrebbe essere alimentato anche dalle vetture delle aziende, che trovano acquirenti oltre i confini nazionali.
La scarsa diffusione delle auto elettriche in Italia è un fenomeno complesso. Nonostante gli incentivi per il 2024, il consumatore medio italiano sembra preferire le tradizionali, come la Fiat Panda, per la loro affidabilità e flessibilità. Con una Fiat Panda, è infatti possibile viaggiare ovunque, anche se con meno comfort e a una velocità inferiore. Al contrario, le altre, soprattutto nei segmenti più economici, possono rendere anche i viaggi brevi un problema, considerando la scarsa presenza di infrastrutture sparse per il nostro Paese.
L’anomalia delle radiazioni delle auto elettriche in Italia riflette le difficoltà del mercato nel adottare veicoli a zero emissioni. Mentre si attendono i benefici degli incentivi per il 2024, rimane da vedere se queste misure saranno sufficienti per invertire la tendenza e favorire una maggiore presenza di tali vetture sulle nostre strade.