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Sony Pictures e l’IA: rivoluzione nell’industria dell’intrattenimento

L’IA invade Hollywood, da alcuni vista come una minaccia e da altri come una possibilità

L’industria dell’intrattenimento sta vivendo una sorta di rivoluzione grazie all’intelligenza artificiale. Sembrerebbe che sempre più aziende stiano sperimentando con questa tecnologia per migliorare i loro processi di produzione.

 

Diversi punti di vista, un solo protagonista

Di recente, il capo di Sony Pictures, Tony Vinciguerra, ha fatto sapere che lo studio sta seriamente pensando di mettere l’IA al centro del loro lavoro cinematografico. In una conferenza con gli investitori, ha detto che vogliono usare l’IA per rendere tutto più efficiente.

Questa mossa arriva in un momento in cui ci sono delle discussioni accese tra uno dei sindacati dei lavoratori dell’industria dell’intrattenimento e le grandi case cinematografiche sul modo in cui l’IA dovrebbe essere usata. Da un lato, ci sono molte aziende che vedono l’IA come una sorta di salvatore, in grado di migliorare i processi e ridurre i costi. Dall’altro, c’è una certa preoccupazione per i posti di lavoro, con alcuni che temono che l’IA possa rimpiazzare i lavoratori umani

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Ma non tutti vedono l’IA come una minaccia. Il CEO di Netflix, Ted Sarandos, ha recentemente detto che pensa che l’IA possa essere utile per i creativi, ma non come un sostituto per il lavoro umano. Vinciguerra ha anche detto che Sony Pictures è vincolata dai contratti sindacali per quanto riguarda l’uso dell’IA. Quindi, tutto dipenderà da come saranno le trattative tra le varie parti interessate.

Alcuni ritengono che l’uso dell’IA potrebbe aiutare a ridurre i costi di produzione, soprattutto dopo alcuni film che non hanno avuto successo al botteghino come “Madame Web”. Ci sono prospettive interessanti per l’IA nell’industria dell’intrattenimento. C’è chi pensa che potrebbe ridurre drasticamente i costi di produzione dei film d’animazione, per esempio, rendendo il processo molto più veloce ed efficiente.

 

C’è un nuovo sceriffo in città

Insomma, sembra che l’IA stia arrivando in grande stile nell’industria dell’intrattenimento. Resta da vedere come verrà utilizzata e quali saranno gli effetti a lungo termine su questo settore.

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Pubblicato da
Margherita Zichella