IA il pensiero dell'Unione Europea

L’intelligenza artificiale si è ormai ramificata dappertutto. Come abbiamo potuto vedere nel corso degli ultimi anni l’IA ha compiuto molti passi da gigante trovandosi in mano l’egemonia dell’intero mondo informatico. Di seguito anche i più grandi paesi si sono mossi ricorrendo anche alla legislatura.

Anche l’Europa ha espresso il suo pensiero in merito l’intelligenza artificiale, creando dei veri e propri regolamenti.

 

IA, quale è la situazione in Europa?

In Europa come già annunciato in precedenza, è arrivato a marzo del 2024 il primo regolamento internazionale che riguardava l’uso dell’IA, si sta parlando dell’AI Act. Il motivo principale di questa mossa fatta dall’Europa è di tutelare i consumatori e i loro dati. Tema che si rispecchia molto nell’UE visto l’approvazione del GDPR nel 2016. Questo regolamento però ha provocato molte lamentele soprattutto dalle aziende del comparto hi-tech. Però anche dai cittadini che adesso visto la poca efficacia delle istituzioni comunitarie si trovano con molti dubbi su cosa cambierà con l’AI Act per le persone comuni.

Per molte persone che hanno ancora dubbi è sorta luce sull’AI Act andando a spiegare che intanto esso ritrova il suo utilizzo nella regolazione dell’uso e sviluppo dell’Intelligenza Artificiale riguardante l’Unione Europea. Il quale obiettivo è avere un controllo etico e responsabile dell’IA. Infatti è proprio questo regolamento che divide le diverse Intelligenze Artificiali in quattro livelli di rischio. I quali prevedono di imporre degli ostacoli per le intelligenze artificiali ad alto rischio mentre sono adottate delle misure meno severe per quelle a rischio minimo.

 

Si parla di obblighi?

Inoltre oltre questi obblighi vengono aggiunti una serie di obblighi aggiuntivi se vogliamo parlare delle IA in caratteri generali come alla famosa ChatGPT. Le quali aziende devono pubblicare una sintesi dei contenuti usati per addestrare gli algoritmi IA.

Invece per le comuni persone secondo alcune fonti ci sarà un impatto significativo dove tutti i sistemi e modelli che sono riputati pericolosi saranno messi al bando. Dove anche le aziende saranno obbligate a specificare ai clienti quando i prodotti o servizi da loro offerti sono gestiti da IA o persone.

L’AI Act oltre a questo prenderà parte soprattutto nel mondo dei sistemi di sorveglianza da remoto dei cittadini, il quale è messo al bando. Mondo che ha anche lui molte restrizioni in ambito dell’AI. Ma allo stesso tempo anche molte cose da gestire come ad esempio la generazione di fake news e video deepfake.

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