Il dibattito sull’energia e sulla decarbonizzazione è sempre più acceso. Mentre alcuni governi puntano sul ritorno al nucleare, altri sollevano dubbi sull’efficacia degli Small Modular Reactor (SMR) nel processo di transizione energetica.
Recentemente, l’Institute for Energy Economics and Financial Analysis (IEEFA) ha lanciato un sasso nello stagno, mettendo in discussione la validità degli SMR. Secondo loro, queste centrali nucleari in miniatura non sono la panacea che ci libererà dalle fonti fossili. Si parla di ritardi nella costruzione, costi elevati, rischi e affidabilità ridotta. Insomma, gli SMR sembrano condividere molti dei problemi delle centrali nucleari tradizionali.
Queste critiche non sono nuove. Già in passato, accademici di Stanford e dell’Università della Columbia Britannica avevano evidenziato i problemi legati alla gestione dei rifiuti nucleari prodotti dagli SMR. Un discorso importante, considerando che la sicurezza e la gestione dei rifiuti sono aspetti fondamentali della tecnologia nucleare.
Un altro punto sollevato dall’IEEFA riguarda i tempi di realizzazione degli SMR. Secondo loro, sono troppo lenti per giocare un ruolo significativo nella transizione energetica nei prossimi anni. Questa lentezza potrebbe rendere gli SMR poco attraenti rispetto ad altre fonti di energia più rapide da implementare, come le rinnovabili.
L’industria nucleare, nonostante i dubbi sollevati, continua a puntare sugli SMR. Ma la realtà è che molti progetti hanno subito ritardi significativi e costi crescenti. Questo mette in dubbio la sostenibilità economica degli SMR e solleva domande sulle decisioni di investimento nel settore.
Nonostante le critiche, alcuni sostengono ancora gli SMR come una soluzione valida per la transizione energetica. Tuttavia, è importante valutare attentamente i costi e i benefici di questa tecnologia, considerando anche le alternative disponibili, come le energie rinnovabili.
In ultima analisi, il caso del progetto SMR di Nuscale è un esempio lampante dei problemi che affliggono questa tecnologia. Dopo un inizio promettente, il progetto è stato abbandonato a causa dei costi elevati e dei ritardi nella costruzione. Questo dimostra che, nonostante il sostegno politico e finanziario, gli SMR potrebbero non essere la risposta che ci aspettavamo alla sfida della decarbonizzazione.