Spotify, la piattaforma di streaming musicale più popolare al mondo, ha annunciato un nuovo aggiornamento dei prezzi per gli abbonamenti Premium negli Stati Uniti. L’azienda ha sottolineato la necessità di investire e innovare per garantire la migliore esperienza agli utenti.
Secondo quanto dichiarato dall’azienda, gli abbonati statunitensi riceveranno a breve una comunicazione via email con i dettagli delle modifiche tariffarie. I nuovi prezzi influenzeranno i vari piani di abbonamento offerti da Spotify. Il piano Individual aumenterà da 10,99 a 11,99 dollari al mese, seguito dal piano Duo che passerà da 14,99 a 16,99 dollari al mese, mentre il piano Famiglia subirà un rialzo di 3 dollari, portandolo da 16,99 a 19,99 dollari al mese. Fortunatamente, il piano Student rimarrà stabile a 5,99 dollari al mese.
Questi aumenti rappresentano una crescita significativa nei costi mensili per gli utenti statunitensi. Il piano Individual registrerà un aumento del 9,1%, il piano Duo del 13,3% e il piano Famiglia del 17,7%. Nonostante queste variazioni tariffarie, il piano Student manterrà il suo prezzo invariato.
È interessante notare che Spotify aveva già implementato aumenti dei prezzi in altri paesi nel mese precedente, con l’Italia che non era stata coinvolta. Questo suggerisce la possibilità di ulteriori aggiornamenti tariffari anche per altri mercati internazionali nei prossimi giorni.
In Italia, Spotify offre una gamma simile di piani di abbonamento, con prezzi espressi in euro. Tuttavia, al momento non sono previsti aumenti dei prezzi per gli utenti italiani.
C’è anche la speculazione riguardo a possibili nuove offerte da parte di Spotify, come il presunto lancio del piano “Supremium” lossless, che offrirebbe una qualità audio superiore. Questo piano potrebbe includere funzionalità aggiuntive come filtri AI per la creazione di playlist, DJ remix e un tool per ottimizzare l’audio su dispositivi specifici.
Mentre gli utenti statunitensi si preparano ad affrontare costi più elevati per l’abbonamento Premium di Spotify, resta da vedere se tali aumenti saranno giustificati da miglioramenti significativi nelle funzionalità e nell’esperienza complessiva dell’utente sulla piattaforma di streaming musicale più famosa al mondo.