Il lancio della navicella spaziale Starliner di Boeing sembra essere stato travagliato sin dall’inizio. Dopo vari rinvii, il volo inaugurale con equipaggio non ha portato fortuna. Inizialmente pianificato per sabato 1° giugno, è stato annullato all’ultimo minuto a causa di problemi tecnici, un inizio tutt’altro che promettente.
Tutto sembrava procedere secondo i piani fino a circa 4 minuti dal decollo, quando improvvisamente è scattato l’arresto automatico a causa di un guasto al sistema di lancio a terra. Ma le difficoltà non finiscono qui. Prima del decollo, si sono verificati problemi di comunicazione, e poco prima uno degli astronauti ha segnalato problemi con il ventilatore della sua tuta spaziale. Una serie di inconvenienti che ha lasciato tutti con l’amaro in bocca.
La NASA, Boeing e la United Launch Alliance (ULA) avevano sperato in un secondo tentativo
di lancio per domenica 2 giugno, ma hanno preferito rinviare per risolvere i problemi riscontrati. Questo ritardo significa che gli astronauti NASA Butch Wilmore e Sunita Williams dovranno attendere almeno una settimana in più prima di poter partire.Le indagini preliminari sembrano indicare una scheda computer difettosa nel sistema di lancio a terra, ma per garantire la sicurezza del personale è necessario condurre ore di verifica. Solo dopo aver eseguito il rifornimento del razzo e aver verificato l’assenza di idrogeno nell’edificio di lancio, gli ingegneri potranno intervenire per risolvere il problema.
Al momento, il prossimo tentativo di lancio è programmato per il 5 o 6 giugno, ma bisognerà attendere la conferma ufficiale degli orari. Questa serie di contrattempi ha fatto sorgere dubbi sul destino di questa missione, che alcuni hanno già definito “sfortunata“. Resta da sperare che le correzioni necessarie vengano apportate con successo, e che la missione possa proseguire senza ulteriori intoppi.