Google, lenti, contatto, smart,

La ricerca di Google in merito alle lenti a contatto smart procede ormai da parecchi anni. I primi approcci a questa nuova tecnologica si sono avuti nel 2014 con la collaborazione tra l’azienda di Mountain View e Novartis.

La partnership era incentrata sullo sviluppo di lenti intelligenti che potessero rilevare i livelli della glicemia analizzando le lacrime. Purtroppo, nel 2018, il progetto legato al monitoraggio del diabete è stato chiuso in quanto non ha raggiunto i risultati sperati.

Tuttavia, da allora, molte cose sono cambiate e un nuovo brevetto mostra l’interesse di Google per le lenti a contatto smart. Stando a quanto svelato da David di xleaks7 in collaborazione con il team di eleganthoopoe, BigG ha continuato a lavorare per sviluppare una nuova tecnologia.

 

Google ha depositato un nuovo brevetto dedicato alle lenti a contatto smart pensate per migliorare la vista degli utenti

Nella descrizione del brevetto è possibile leggere che l’obiettivo degli ingegneri di Mountain View è quello di migliorare la visione degli utenti. In particolare, queste nuove lenti permetteranno di limitare problematiche come la presbiopia e la miopia.

Attraverso le onde elettromagnetiche millimetriche, le lenti potranno rilevare i movimenti degli occhi e adattare la messa a fuoco in maniera automatica. In questo modo sarà possibile vedere oggetti vicini e lontani in maniera sempre ottimale.

Si tratta di un vantaggio non indifferente rispetto alle lenti a contatto tradizionali che non possono vantare una messa a fuoco dinamica. Inoltre, si potranno connettere agli smartphone per una migliore regolazione e accuratezza, adattandosi perfettamente alle esigenze visive dell’utilizzatore. Le informazioni sulla miopia e sulla presbiopia saranno regolabili così da adattarsi a tutte le variazioni.

Un vantaggio da non trascurare è l’assenza di batteria in quanto il loro funzionamento sarà legato alle onde elettromagnetiche che le alimenteranno quando indossate. Purtroppo, al momento si tratta esclusivamente di un brevetto depositato da Google e non è chiaro se ci sarà un seguito produttivo.

Articolo precedenteFeder Mobile spiazza tutti con la nuova Feder Special 200
Articolo successivoASUS ROG Ally X, la console portatile si mostra la Computex 2024