Carlos Tavares, CEO di Stellantis, ha più volte lasciato intendere l’intenzione dell’azienda di avere un settore automobilistico che sia a multi–alimentazione. È ormai noto che non intende puntare solo sull’elettrico. A prova di ciò è previsto l’arrivo dalla nuova 500 Hybrid che affianca la 500e.
Durante un intervento alla 40esima conferenza annuale Strategic Decisions della Bernstein, Tavares avrebbe inoltre lanciato un allarme per il settore auto. Secondo quanto riportato dalla Reuters, sembra che il CEO di Stellantis abbia dichiarato che il passaggio completo alle auto elettriche comporterebbe un alto costo per i fornitori. Tale situazione andrebbe a colpire direttamente l’indotto.
Il passaggio alle auto elettriche comporta dei rischi?
Il discorso di Tavares arriva in un periodo particolare. Con l’avvicinarsi delle elezioni europee è possibile ipotizzare che possano esserci dei risvolti per quanto riguarda i limiti relativi al passaggio definitivo alle auto elettriche. Ricordiamo che al momento questi sono imposti per il 2035.
Secondo il CEO di Stellantis la vera sfida per gli automaker è quella di riuscire a vendere veicoli elettrici allo stesso prezzo di quelli termici. Come è noto, i costi di produzione delle prime sono decisamente più alti, intorno al 40 o al 50% in più. Tale scenario porta, inevitabilmente, ad una serie di scelte che potrebbero risultare drastiche dal punto di vista del budget utilizzato. Le aziende, infatti, potrebbero essere costrette a tagliare la produzione. Incluse in tale “selezione” ci sarebbero anche logistica e catene di approvvigionamento. Dunque, come dichiarato dal CEO durante il suo intervento alla conferenza, si continuerebbe a puntare ad un taglio dei costi. Quest’ultimi, infatti, sono il reale ostacolo alla diffusione delle auto elettriche.
Cosa succederà quindi al settore di produzione delle auto elettriche? Secondo Tavares è probabile che i produttori occidentali si spostino verso Paesi con spese più convenienti. Uno scenario che potrebbe portare ad una netta transizione delle aziende dall’altra parte del mondo.