Al momento non è possibile comprendere se un tale obiettivo sia effettivamente raggiungibile, soprattutto se si considerano tempistiche brevi. In ogni caso, ciò è stato reso possibile grazie all’intervento di Microsoft. Negli ultimi due anni, infatti, l’azienda sta seguendo le orme di Apple impegnandosi per migliorare il supporto di Windows per i processori ARM. Il processo ha portato Microsoft ad adottare quest’ultimi sui nuovi Surface.
I nuovi Surface saranno equipaggiati con chip Snapdragon X, già scelti in precedenza da Asus, Acer, HP, Samsung, Lenovo e Dell. I dispositivi coinvolti sono i nuovi laptop Copilot Plus PC. Tale obiettivo sembra però essere solo l’inizio.
Considerando la scadenza imminente dell’accordo esclusivo tra Microsoft e Qualcomm, al fine di sviluppare i sistemi Windows on Arm, ora anche AMD ed Nvidia si stanno preparando per inserirsi in tale sezione del mercato. È dunque probabile che quest’ultimo possa crescere esponenzialmente nel futuro prossimo.
Nonostante quanto detto, non bisogna considerare l’architettura x86 ormai vicina alla sua fine. A tal proposito, infatti, Intel e AMD hanno annunciato l’arrivo di SoC molto più evoluti e soprattutto molto più efficienti di quelli appartenenti alla generazione precedente. Saranno dotati di una NPU molto più potente di quella degli Snapdragon X (circa 45 TOPS).
Basti pensare che quella dei recenti chip Ryzen AI 300 arriva a 50TOPS. Mentre la NPU dei Lunar Lake arriva a 48TOPS. E non è tutto. Entrambe le aziende sono già al lavoro per ideare i futuri processori Arrow Lake e Strix Point Halo. Quest’ultimi potrebbero sbarcare sul mercato con tempistiche relativamente ridotte.