Il dispositivo Humane AI Pin ha ricevuto recensioni poco positive dalla comunità tecnologica. In molti, considerando quanto riportato, hanno iniziato a considerare il dispositivo un fallimento. La percezione negativa è stata ulteriormente aggravata da un avvertimento ufficiale rilasciato da Humane stessa. Sembra infatti che si sia palesato un problema di sicurezza legato alla custodia di ricarica. In una comunicazione inviata ai clienti, Humane ha rivelato che una delle celle della batteria, fornita da un produttore di terze parti, presenta dei difetti che potrebbero causare l’esplosione del dispositivo.
Il dispositivo Humane AI PIN è pericoloso?
L’azienda ha annunciato di aver già rimosso questo fornitore dalla propria catena di produzione e di essere in procinto di sostituirlo. È importante sottolineare che l’AI Pin, il Battery Booster magnetico e il pad di ricarica non sono interessati da questo problema. Nella mail inviata ai clienti, Humane ha ribadito che la sicurezza dei clienti è la loro massima priorità. Inoltre, è stato spiegando che tutti i prodotti sono progettati, testati e certificati secondo rigorosi standard sia statunitensi che internazionali.
Per mitigare i disagi causati da questa problematica, Humane ha offerto ai propri clienti due mesi gratuiti del servizio di abbonamento. Quest’ultimo è indispensabile per utilizzare la maggior parte delle funzionalità del dispositivo. Non è ancora chiaro se gli utenti riceveranno una custodia di ricarica sostitutiva. A tal proposito, Humane ha dichiarato che, una volta terminate le indagini, fornirà ulteriori dettagli.
L’intera vicenda evidenzia non solo le sfide tecniche affrontate dall’azienda, ma anche l’importanza di una comunicazione trasparente con i clienti durante una crisi. La risposta di Humane, sebbene tempestiva, evidenzia la necessità di avere fornitori affidabili. Inoltre, è fondamentale effettuare controlli di qualità rigorosi per evitare che simili problemi possano verificarsi. La situazione delineatasi rappresenta un duro colpo per l’immagine dell’azienda. Quest’ultima, infatti, dovrà lavorare duramente per riconquistare la fiducia dei consumatori.