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Fastweb vende la sua partecipazione in FiberCop a KKR

È arrivato l’annuncio dopo il raggiungimento dell’accordo: Fastweb vende ufficialmente la sua quota in FiberCop con Optics Bidco S.p.A. ad acquisire tutte le azioni sarà la società controllata da KKR, guadagnando così la quota del celebre gestore che equivale al 4,5%, per un totale di 438,7 milioni di euro. Il tutto sarà saldato in contanti, consolidando quindi il prezzo pagato in passato a TIM da KKR.

Per far sì che l’affare vada definitivamente importo, bisogna che arrivi a compimento la transazione a NetCo che KKR sta portando avanti. La chiusura è prevista entro settembre 2024.

Fastweb vende la sua quota ma continuerà ad investire per aumentare la copertura

L’obiettivo di Fastweb è sempre quello di migliorarsi e dal 2021, quando è diventata azionista di FiberCop, si è vista la volontà di accelerare il miglioramento delle infrastrutture in fibra. Stando a quanto si legge all’interno dei documenti ufficiali, la transazione in chiusura non dovrebbe avere nessun effetto

sull’accordo che dunque permane tra le due società. Chiaro il ruolo di Swisscom infatti resta impegnata a guidare sviluppo ed innovazione della connettività in Italia con investimenti che riguardano infrastrutture fondamentali per il mondo delle telecomunicazioni.

Queste sono le parole dell’azienda nel comunicato ufficiale che dunque ratifica quanto avvenuto:

Fastweb proseguirà con significativi investimenti per espandere la copertura della sua rete in fibra ottica proprietaria e gestita end-to-end, continuando inoltre a essere un fornitore di riferimento di servizi all’ingrosso per terzi, assicurando la disponibilità di proposte solide e competitive sul mercato“.

Tornando a Swisscom, si libera dunque da FiberCop con la vendita delle sue quote a KKR. Da ricordare che a marzo la stessa società tramite Fastweb aveva acquistato il 100% di Vodafone Italia per un totale di 8 miliardi. Potrebbero aprirsi quindi nuovi spiragli dopo questi movimenti che a quanto pare sono finalizzati tutt’altro che a disintegrare il progresso nel mondo delle telecomunicazioni.

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Pubblicato da
Felice Galluccio