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LockBit sconfitto: il colpo alla criminalità informatica globale

LockBit ha terrorizzato il mondo per anni, ma finalmente i suoi attacchi ransomware sono stati fermati

LockBit, quel gruppo di hacker che ha terrorizzato aziende in tutto il mondo con i suoi attacchi ransomware, è stato finalmente catturato. La notizia è arrivata dopo un’operazione internazionale che ha coinvolto un bel po’ di agenzie governative potenti, tipo la National Crime Agency britannica, l’FBI e l’Europol. Insomma, una vera squadra d’élite!

 

LockBit, il re degli attacchi ransomware

LockBit non scherzava affatto. Dal 2019, ha colpito pesantemente con attacchi ransomware, mandando nel panico colossi come TSMC e Boeing. Questi attacchi hanno lasciato dietro di sé danni per miliardi di dollari, rovinando aziende e facendo perdere il sonno a molti dirigenti.

Ma ora sembra che la storia stia prendendo una svolta. L’FBI ha isolato più di 7.000 chiavi di decrittazione, un po’ come le chiavi magiche che aprono le porte dei tesori nascosti. Queste chiavi saranno utilizzate per aiutare le vittime di LockBit a recuperare i propri dati. E non è finita qui: le potenziali vittime possono segnalare il loro caso all’Internet Crime Complaint Center (IC3) tramite un comodo modulo online

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Guarda caso, LockBit ha dato del filo da torcere anche in Italia. Nel 2023, ha fatto il botto nei data center di Roma e Milano di Westpole Italia, un fornitore di servizi cloud per la pubblica amministrazione digitale. Le conseguenze? Disastrose. L’attacco ha coinvolto amministrazioni centrali come il Quirinale e numerose amministrazioni comunali, creando un bel casino.

LockBit ha fatto danni ovunque. La sua tattica era semplice ma efficace: bloccava i sistemi delle vittime e chiedeva un riscatto in cambio della chiave di decrittazione. Questi attacchi hanno mandato in tilt molte aziende e organizzazioni, creando un vero pandemonio.

 

La fine di una minaccia globale

La cattura di LockBit è una bella vittoria nella lotta contro il cybercrime, ma non possiamo abbassare la guardia. Gli esperti avvertono che i ransomware sono ancora una minaccia seria, quindi dobbiamo tenere alta la guardia e continuare a migliorare le nostre difese digitali.

Insomma, la storia di LockBit ci insegna che il mondo digitale è una giungla, ma con un po’ di collaborazione internazionale e una buona dose di tecnologia, possiamo affrontare qualsiasi avversità.

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Pubblicato da
Margherita Zichella