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Stellantis e il motore 1.2 PureTech: aggiornamenti e problematiche

Il motore 1.2 PureTech di Stellantis è conosciuto per due motivi contrastanti: per il suo successo e per le tante problematiche avute nel tempo. Utilizzato su diverse vetture dei marchi Peugeot, Citroën e Opel, questo motore ha subito ancora una volta alcuni aggiornamenti, specialmente nella versione Mild Hybrid.

In passato, il motore è stato criticato per problemi legati alla cinghia di distribuzione. Per far fronte a tali problemi, la Stellantis ha così introdotto la Mild Hybrid con un sistema a 48 V che utilizza una catena di distribuzione invece della cinghia, migliorandone l’affidabilità.

Diversi i problemi riscontrati nel motore Stellantis

Anche la versione aggiornata del motore Stellantis non è esente da problemi. Sono tanti i modelli aventi il 1.2 PureTech Mild Hybrid richiamati per subire vari interventi. In Francia, circa 14.000 auto sono state chiamate, così come oltre 2.000 Citroën C5 Aircross, alcune Opel Corsa e Grandland. Le problematiche avute sono diverse. Alcuni veicoli necessitano della sostituzione della trasmissione, altri della batteria di trazione a 48 V, dell’inverter ed altri ancora del convertitore a corrente continua. Un intervento più comune, che riguarda il 66% dei casi

, tocca invece l’aggiunta di una protezione per evitare il contatto tra un tubo dell’acqua e il braccio della sospensione anteriore sinistra.

I tempi per le modifiche e gli interventi ovviamente cambiano a seconda della problematica riscontrata nel motore. Questi vanno da un minimo di 30 minuti ad un massimo di 9 ore, non tantissimo ma comunque abbastanza da recare fastidio. La Stellantis ha anche richiamato qualche giorno fa altri modelli di sua produzione, tra cui la Peugeot 208 e l’Opel Corsa per un problema alla frizione. In questo caso il richiamo ha coinvolto un totale di oltre 3.000 auto. Anche considerando i molteplici difetti, il 1.2 PureTech continua ad evolversi ed ora è arrivato alla sua terza generazione che pare migliore rispetto a quelle precedenti o almeno lo si spera. Il nuovo motore mantiene l’architettura a 3 cilindri, ma per il resto presenta numerose differenze. Esso ora ha la catena di distribuzione al posto della cinghia a bagno d’olio e possiede un turbo a geometria variabile innovativo.

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Pubblicato da
Rossella Vitale