C’è un’onda di cambiamento in TIM. Sembra abbiano deciso di fare un bel dietrofront riguardo alle clausole che riguardano i prezzi. Quelle che volevano farci pagare di più ogni mese, in base all’andamento dell’inflazione misurato dall’ISTAT.
Le modifiche dei contratti che violavano il regolamento AGCOM
Inizialmente, questa mossa era solo per i nuovi contratti, ma poi hanno deciso di estenderla anche ai contratti vecchi. Ma ecco la sorpresa: hanno deciso di tirarsi indietro. E sai perché? Pare che ci sia un nuovo regolamento dell’AGCOM, entrato in vigore verso la fine del 2023, che li abbia messi in riga.
Questo regolamento è piuttosto dettagliato e riguarda tutto il rapporto tra le compagnie telefoniche e noi, poveri consumatori. Dice di tutto un po’, dalla durata dei contratti fino a come possono cambiare i prezzi. E c’è anche una bella chicca: prima di toccare i prezzi, devono aspettare almeno un anno dall’adesione del cliente.
TIM ha pubblicato sul suo sito ufficiale un comunicato: “Per quanto riguarda le clausole di adeguamento annuale dei prezzi previste nei contratti di telefonia fissa e mobile diffuse da novembre 2022 a gennaio 2024, non le applicheremo più.” E non è tutto, hanno anche promesso di non fare più modifiche unilaterali ai contratti che erano state annunciate in precedenza.
Un passo importante verso la giusta direzione
Questa mossa sembra avere suscitato un po’ di attenzione e anche un po’ di sollievo tra i clienti. Sembrerebbe che TIM stia cercando di stare dalla parte giusta delle regole, il che ci fa tirare un sospiro di sollievo. Dopotutto, chi vuole sorprese sgradevoli sulle bollette del telefono?
Sembra che stiamo andando in una direzione più ragionevole con questa decisione di TIM. Ed è incoraggiante vedere che le compagnie stanno cercando di stabilire un rapporto migliore con noi clienti. Speriamo solo che questa sia solo la prima di molte mosse positive nel futuro.