Scoperto un nuovo giacimento di terre rare in Norvegia, che potrebbe liberarci dalla dipendenza cinese
Scoperto un nuovo giacimento di terre rare in Norvegia, che potrebbe liberarci dalla dipendenza cinese

L’anno scorso ha portato alla luce due scoperte fondamentali nel nord dell’Europa, aprendo nuove prospettive nel settore delle risorse naturali. Il sito delle terre rare di Kiruna in Svezia e la miniera di fosfati in Norvegia hanno scatenato un’enorme eccitazione, poiché entrambi forniscono materiali essenziali per lo sviluppo della mobilità elettrica e delle fonti energetiche rinnovabili.

 

Un giacimento norvegese pieno di tesori

Le terre rare, fondamentali per motori elettrici e turbine, insieme ai fosfati utilizzati nella produzione di batterie per veicoli elettrici (EV) e moduli solari, hanno un ruolo cruciale nello sviluppo di tecnologie sostenibili.

Recentemente è emersa la notizia di un altro giacimento di terre rare in Norvegia, che sembra superare in dimensioni quello di Kiruna. Secondo REN (Rare Earths Norway) e Wsp, il giacimento di Fensfeltet in Norvegia contiene 8,8 milioni di tonnellate di metalli rari, superando di gran lunga le stime per il deposito di Kiruna, che dovrebbe attestarsi tra 1 e 2 milioni di tonnellate.

Oltre alla quantità, la qualità del giacimento norvegese è notevole, con una grande presenza di neodimio e praseodimio, utilizzati per motori eolici e magneti dei motori elettrici. Tuttavia, prima di sfruttare queste risorse, sarà necessario condurre studi approfonditi per mitigare gli impatti ambientali dell’estrazione.

REN è ottimista sulle potenzialità del giacimento, prevedendo l’avvio delle operazioni entro il 2030 con un investimento iniziale di 10 miliardi di corone norvegesi. Questo permetterebbe di coprire una significativa parte della domanda europea di terre rare, riducendo la dipendenza dal mercato cinese, attuale leader nell’esportazione di questi materiali. Alf Reistad, CEO di REN, ha sottolineato il potenziale trasformativo del giacimento e l’impegno per un’estrazione sostenibile, mirando a minimizzare l’impatto ambientale.

 

Per una tecnologia futura sostenibile

Ma le sorprese non finiscono qui. Il complesso di Fen, un antico condotto vulcanico nella contea di Telemark, potrebbe nascondere ulteriori ricchezze non ancora esplorate. Nonostante queste nuove scoperte, l’Unione Europea continua a promuovere il recupero e il riciclo delle terre rare, come parte della sua strategia per una economia più sostenibile.

Iniziative come il Net Zero Industry Act e il Regolamento Ecodesign sono solo alcuni degli sforzi promossi dall’UE. Le aziende stanno anche adottando misure per promuovere l’economia circolare, come il progetto “The Future is Neutral” del Gruppo Renault, che mira a garantire pezzi di ricambio ricondizionati per le vetture elettriche, sostenendo la sostenibilità nel settore automobilistico.

Articolo precedenteShell e Ceres: rinnovo della collaborazione per l’idrogeno verde
Articolo successivoTIM, tante offerte solo dati con raddoppio giga