Il recente sondaggio del 2022, coinvolgendo 3.000 adulti e bambini, ha sollevato una questione preoccupante: solo il 27% dei bambini di età compresa tra 6 e 16 anni gioca regolarmente all’aperto vicino a casa. Un netto contrasto con il 71% dei baby boomer, di cui l’80% tra i 55 e i 64 anni, che dichiara di averlo fatto durante la propria infanzia.
Questo calo nel gioco all’aperto, osservato in poche generazioni, ha destato l’attenzione di psicologi ed esperti di sviluppo infantile.
Secondo i risultati della ricerca, condotta da OnePoll in occasione della Giornata Nazionale del Gioco il 3 agosto, sembra che traffico, genitori e vicini possano limitare le possibilità dei bambini di giocare fuori casa. Un bambino su quattro ha ammesso di essere stato fermato dai genitori o dai vicini mentre giocava per strada o nelle vicinanze, e il 30% ha ricevuto richieste di smettere di fare rumore.
Helen Dodd, professoressa di psicologia infantile presso l’Università di Exeter, ha evidenziato come questa diminuzione del gioco all’aperto possa impattare negativamente sullo sviluppo delle amicizie, delle competenze sociali, della libertà e dell’indipendenza dei bambini, con possibili conseguenze sulla salute mentale.
Il sondaggio ha anche mostrato che gli adulti che giocavano regolarmente all’aperto da bambini godono di una migliore salute mentale. Per affrontare questo problema, la campagna “Summer of Play” incoraggia aziende, consigli comunali e associazioni a promuovere opportunità di gioco per le famiglie, specialmente in un periodo di crisi economica.
Il supporto di grandi aziende come Kingsmill e Amazon alla campagna, insieme alle numerose attività pianificate per l’estate, culminanti nella Giornata Nazionale del Gioco, mira a sottolineare l’importanza del gioco per tutti, specialmente dopo la pandemia.
Anita Grant, presidente di Play England, ha sottolineato come il gioco avventuroso sia particolarmente vantaggioso per i bambini delle famiglie a basso reddito, aumentando la loro resilienza e il benessere. Dan Paskins, direttore di UK Impact presso Save the Children, ha espresso il suo sostegno alla campagna, evidenziando come il gioco possa essere reso divertente e creativo a costi bassi o nulli.