I motivi principali sono due. Innanzitutto, gli utenti stavano aspettando le nuove quote di incentivo fin da gennaio 2024. Inoltre, con i requisiti massimi, era possibile ottenere fino a 13.750euro di sconto. Mentre fino al 24 maggio scorso l’incentivo maggiore con rottamazione era di soli 5.000euro. Tale combinazione ha portato a un assalto sia alle piattaforme online sia ai concessionari fisici.
L’azienda di Elon Musk, tra il 25 maggio e il 3 giugno, ha raccolto circa 7.000ordini. Di questi solo circa 2.000 (secondo stime non ufficiali in fase di verifica) sono riusciti a ottenere il bonus statale. Coloro che hanno visto respinta la loro richiesta di incentivo hanno ricevuto un’e-mail da Tesla. Quest’ultima informava i clienti che il loro ordine non era rientrato
tra le prenotazioni degli incentivi a causa dell’esaurimento rapido dei fondi. A questo punto, Tesla ha offerto quattro opzioni agli utenti esclusi dall’Ecobonus.La prima opzione permette agli utenti di mantenere il proprio ordine con un nuovo contratto senza il Contributo statale. Inoltre, è previsto uno sconto pari a 3.000euro offerto dall’azienda. C’è solo una condizione: il veicolo deve essere consegnato entro il 30giugno. La seconda opzione permette di cancellare la propria ordinazione e aderire ad una nuova promozione. In quest’ultima sono inclusi due anni di ricarica gratuita presso la rete di Supercharger (o 20.000km, a seconda della condizione che si verifica per prima).
Anche in questo caso, la consegna del veicolo doveva avvenire entro il 30giugno 2024. La terza opzione permette di mantenere l’ordine in attesa di un eventuale rifinanziamento dei fondi per i veicoli con emissioni di 0-20g/km di CO2. Su quest’ultima opzione Tesla non può però fornire garanzie. Infine, la quarta alternativa offre la possibilità di cancellare l’ordine, con il rimborso dell’anticipo dove previsto dalla legge.