Windows

Con l’introduzione dell’app Copilot su Windows 11, sorgono nuove inquietudini legate alla privacy degli utenti. Diverse fonti, tra cui MSPowerUser e The Verge, hanno riportato recentemente che la nuova funzione Copilot+ Recall ha sollevato allarmi tra gli esperti di sicurezza. Questa funzionalità utilizza l’intelligenza artificiale per creare una sorta di cronologia delle attività svolte dalle persone sul proprio computer. Essa, infatti, cattura screenshot ad intervalli regolari. Per poi convertirli successivamente in testo tramite tecnologia OCR (riconoscimento ottico dei caratteri) e memorizzandoli in un database. Tale innovazione è stata concepita per facilitare l’accesso a informazioni passate, come una ricetta consultata una settimana prima. Eppure ha attirato l’attenzione dei professionisti della protezione informatica per i potenziali rischi associati.

Windows 11: continuano i dubbi sulle nuove capacità

Kevin Beaumont, un rinomato esperto di sicurezza, ha apertamente criticato il funzionamento di Copilot+ Recall. Evidenziando, in particolare, come i dati, anche se elaborati localmente, possono essere vulnerabili ad attacchi esterni. L’ uomo sostiene che, nonostante l’uso di metodi di crittografia tradizionali, gli hacker potrebbero facilmente accedere a queste info tramite malware o utenti non autorizzati. Riuscendo a sottrarre grandi quantità di informazioni in breve tempo. Microsoft ha dichiarato che i dati raccolti non possono essere estratti da remoto. Ma Beaumont ha ribattuto affermando che i database in chiaro possono essere esfiltrati con facilità, mettendo a rischio mesi di attività personali.

Tale situazione ha portato diversi esperti a suggerire all’ azienda di posticipare il lancio della funzione Recall. Al fine di poter approfondire le misure di tutela necessarie a proteggere le attività delle persone. Nel frattempo, anche figure influenti come Elon Musk hanno espresso critiche verso questa nuova funzione di intelligenza artificiale, aggiungendo ulteriori pressioni. La questione della privacy sta diventando sempre più centrale nel dibattito sull’evoluzione delle tecnologie AI. Ciò evidenzia infatti la necessità di un equilibrio tra innovazione e protezione.

Microsoft punta molto su tali strumenti per promuovere i nuovi PCCopilot+. I quali richiedono specifiche avanzate come una NPU con prestazioni di almeno 40 TOPS. Ma il timore è che le innovazioni in termini di funzionalità possano non essere accompagnate da adeguate misure di protezione, lasciando gli utenti vulnerabili. Questo scenario rappresenta una questione cruciale. La società è ora chiamata a dimostrare che la sicurezza può andare di pari passo con l’innovazione tecnologica.

Articolo precedenteFIAT 500: il nuovo modello ibrido è previsto ad inizio 2026
Articolo successivoTruffa ai danni di migliaia di utenti: ecco il messaggio che fa paura