Capita a tutti di alzare la testa verso il cielo ed osservare delle scie bianche rilasciate dagli aerei. Queste sono fatte di condensa e andranno a ridursi in maniera sensibile tra alcuni anni secondo quanto riportato. Ad occuparsi della riduzione di questo fenomeno sarà l’utilizzo dei SAF, ovvero una miscela combustibile fossile convenzionale fatta con componenti sintetici che vengono ricavati da una gamma di materie prime di tipo rinnovabile.
Entro il 2030, secondo quanto stabilito, tutti i velivoli dovranno essere pronti ad adottare solo SAF. Ovviamente per far sì che tutti gli aerei possano adottare questi nuovi carburanti, c’è bisogno di produrne in quantità.
La produzione dei SAF per gli aerei sarà aumentata
Sono stati approvati otto nuovi percorsi tecnici utili per produrre i SAF. Sarà utilizzato il processo HEFA utile per raffinare gli oli vegetali i grassi o anche gli oli usati, i quali verranno tramutati in SAF con la tecnica dell’idrotrattamento e dell’idroprocessamento. Questo però è solo uno dei procedimenti che verranno adottati, per cui si prevede un grosso aumento della produzione.
Queste sono state le parole da parte del membro del consiglio di amministrazione DLR, Markus Fischer:
“I risultati degli esperimenti di volo ECLIF3 dimostrano che l’uso del 100% di SAF può contribuire notevolmente a ridurre l’impatto delle scie di condensazione sul riscaldamento globale, oltre a diminuire l’impronta di carbonio dei voli. Questi dati confermano l’efficacia del SAF nel contrastare il cambiamento climatico, in linea con le necessità del settore aeronautico“.
Per fare il punto della situazione sul SAF, è intervenuto anche Alexander Kueper, il vicepresidente Renewable Aviation Business di Neste:
“Il SAF è considerato una soluzione fondamentale per ridurre l’impatto climatico dell’aviazione, sia nel breve che nel lungo periodo. Lo studio ECLIF3 ha dimostrato che l’uso del SAF al 100% comporta un impatto climatico significativamente inferiore grazie all’assenza di composti aromatici nel SAF prodotto da Neste. Questi risultati forniscono ulteriori evidenze scientifiche a favore dell’impiego di SAF a concentrazioni superiori al 50%, attualmente approvate“.