Incentivi auto 2024, l'Ecobonus per le elettriche va alla grande

Dallo scorso 3 giugno, più precisamente alle ore 10:00 quando è stata aperta la piattaforma online, sembra che i nuovi incentivi auto 2024 stiano andando alla grande.

Sono state tante le richieste già durante il primo giorno, siccome il fondo dedicato alle auto elettriche è subito terminato. Sono bastate solo 9 ore. Da ricordare che tramite questo sistema, le concessionarie possono prenotare i contributi.

Incentivi auto 2024: le polemiche smorzate dal ministro delle Imprese e del Made in Italy

Chiaramente ci sono state delle polemiche, ma è stato lo stesso ministero a confermare che non ci sono state delle irregolarità nella prenotazione. Non sono mancate le parole da parte del ministero delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. Il ministro è intervenuto all’Automotive Business Summit 2024 organizzato da Il Sole 24 Ore e Radio 24. Il suo intento è stato quello di sottolineare quanto gli incentivi auto 2024 abbiano avuto un gran successo e un grande impatto:

Gli incentivi stanziati dal Governo per sostenere la transizione verso l’elettrico sono notevoli, e il successo riscontrato nella prima giornata, in particolare per le auto elettriche, è stato rilevante. Questo risultato è particolarmente significativo per le concessionarie, che hanno registrato un alto interesse da parte della clientela privata. Il successo ottenuto ci porta a considerare ulteriori misure da adottare dopo questo piano di incentivi, per rispondere meglio alle esigenze delle famiglie e migliorare la qualità dell’aria riducendo le emissioni di CO2, oltre a rinnovare il parco auto del nostro Paese”. 

Le risorse stanziate dal governo, secondo il ministro, sono abbastanza per garantire l’acquisto di auto che siano meno inquinanti. L’obiettivo principale è quello di incentivare l’elettrificazione:

In Italia, come ha sottolineato Urso, la diffusione delle auto elettriche è inferiore rispetto ad altri Paesi europei. Attualmente, abbiamo solo il 3% di veicoli elettrici, mentre in Germania la quota è del 12%, nel Regno Unito del 15% e in Francia addirittura del 18%. Proprio per questo motivo, abbiamo sviluppato il Piano Italia, un programma di incentivi per il settore automobilistico“.

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