Sembra che fra qualche anno potremmo vedere meno di quelle fastidiose scie bianche che gli aerei lasciano dietro di sé. Grazie ai carburanti sostenibili per l’aviazione, chiamati SAF (Sustainable Aviation Fuel). Recentemente, uno studio chiamato ECLIF3 ha fatto un bel lavoro analizzando come due aerei, un Airbus A350 e un DLR Falcon, abbiano volato solo con questo tipo di carburante.
È stato un bel team quello che ha lavorato a questo studio: c’erano gente da Airbus, Rolls-Royce, il DLR e Neste, un produttore di SAF. Ma cosa sono esattamente questi SAF? Sono una miscela di combustibile fossile normale e componenti sintetici ricavati da cose come olio esausto e avanzi di cibo. In pratica, sono come il 50% di “carburante buono” e il 50% di quello vecchio.
Entro il 2030, l’aviazione vuole che tutti i suoi aerei vadano a SAF al 100%. E per farlo, l’ASTM International ha approvato otto modi diversi per farli. Ma di quelli, ci sono tre che sono particolarmente popolari:
Ora, perché è così importante questo passaggio ai biocarburanti? Semplice, perché riducono l’inquinamento e le fastidiose scie di condensa. Lo diceva già uno studio della NASA nel 2017.
Ma torniamo al nostro ECLIF3. Questo studio ha confermato le scoperte della NASA, confrontando le scie di un Airbus A350 che volava con SAF al 100% con quelle di un aereo che usava carburante normale. Il carburante sostenibile ha ridotto le emissioni di particelle di fuliggine e la formazione di ghiaccio sulle scie.
Si stima che l’uso esclusivo di SAF ridurrà il “riscaldamento” delle scie di condensa dell’aereo di almeno il 26%. Insomma, sembra che i biocarburanti siano davvero una mossa intelligente per combattere i cambiamenti climatici.
I ricercatori hanno pubblicato tutto su una rivista scientifica, ma l’importante è che stiamo facendo passi avanti verso un’evoluzione aerea più sostenibile.