Il ruolo stesso, chiamato “The Co–Worker Game“, solleva interessanti questioni sul concetto stesso di lavoro nel contesto digitale. È evidente che IKEA stia cercando di creare un’esperienza coinvolgente per i partecipanti. Molti però si chiedono se tale lavoro abbia davvero un impatto significativo sulle vite delle persone o se sia semplicemente un esercizio di marketing.
Le domande poste ai candidati, come “Se fossi un mobile IKEA pixelato, quale saresti e perché?”, indicano un desiderio da parte dell’azienda svedese di trovare individui creativi e innovativi che possano contribuire all’esperienza unica del negozio virtuale.
Non bisogna sottovalutare che potrebbero sorgere diversi interrogativi. Molti, infatti, si stanno interrogando sulla rilevanza delle domande proposte
per valutare le effettive capacità lavorative dei candidati. L’offerta di uno stipendio di 14,80euro all’ora, lo stesso di un dipendente IKEA nel Regno Unito, solleva ulteriori questioni riguardo all’equità e alla natura del lavoro digitale.Alcuni potrebbero considerare quest’ultimo un importo adeguato, altri, invece, potrebbero sottolineare la mancanza di benefici e garanzie tipiche di un impiego tradizionale. Inoltre, il fatto che si tratti di un contratto a tempo limitato potrebbe suscitare ulteriori preoccupazioni riguardo alla stabilità occupazionale per i dipendenti selezionati.
Le reazioni online alla notizia sono state variegate e allo stesso tempo interessanti. Mentre alcuni utenti hanno espresso entusiasmo per questa opportunità unica, altri hanno manifestato delusione per non essere stati selezionati. Ulteriori testimonianze hanno evidenziato le speranze di chi spera di poter partecipare al progetto in futuro. La viralità dell’annuncio su piattaforme come TikTok ed X dimostra l’interesse diffuso per tale iniziativa e sulla sua capacità di generare conversazioni online.