L'intelligenza artificiale può essere fonte di innovazione, ma anche una possibile minaccia
L’intelligenza artificiale può essere fonte di innovazione, ma anche una possibile minaccia

I film come “Terminator” e altri hanno lanciato l’allarme: entro la fine di questo secolo potremmo affrontare una minaccia da parte di un’intelligenza artificiale capace di distruggere le nostre società. Ma ora, un nuovo studio, basato su interviste a oltre 2.778 esperti di informatica, intelligenza artificiale e cibernetica di fama internazionale, ha sollevato nuove preoccupazioni confermando che questa oscura previsione potrebbe diventare realtà nel giro di pochi anni.

 

Lo studio sulla pericolosità dell’IA

Secondo lo studio, oltre il 50% degli intervistati ha indicato la possibilità che la nostra specie possa essere spazzata via dalle IA, sebbene con una probabilità bassa, stimata intorno al 5%. Tra gli esperti più allarmisti emerge la figura di Roman Yampolskiy, docente di informatica dell’Università di Louisville, che ha previsto un futuro da incubo con una probabilità di estinzione dell’umanità del 99,99%. Le sue parole, tuttavia, hanno suscitato reazioni contrastanti, con alcune compagnie del settore tecnologico che le hanno criticate.

Anche se aziende come Meta, Microsoft e Google hanno tentato di respingere le affermazioni più catastrofiche, la fiducia nell’IA sta rapidamente diminuendo. Il proliferare di casi di deep fake e fake news ha alimentato timori crescenti e sollevato interrogativi sul futuro dell’utilizzo di queste tecnologie, specialmente in contesti bellici.

Ma non tutto è perduto. Secondo il 68,3% degli esperti intervistati, l’intelligenza artificiale potrebbe anche essere parte della soluzione. Questi professionisti credono che i benefici dell’IA possano aiutare le società a mitigare gli effetti negativi, rendendo meno pericolose e distruttive le minacce provenienti da questa tecnologia.

 

Una profezia da verificare

Quindi, sebbene le profezie allarmistiche di Yampolskiy e di altri esperti del settore debbano essere prese seriamente, la maggioranza ritiene che ci siano ancora opportunità di affrontare e controllare questi rischi. Sta a noi bilanciare la speranza nei progressi dell’IA con la prudenza necessaria per evitare scenari apocalittici.

 

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