Inizialmente atteso come un dispositivo rivoluzionario per il settore mobile, Rabbit R1 non ha saputo mantenere le promesse, deludendo le aspettative del pubblico. Ora, però, la comunità sta immaginando un Rabbit R1 con Android, che sembra essere una combinazione vincente.

 

Android e la sua influenza su Rabbit R1

Quando Rabbit R1 è stato lanciato sul mercato, ha attirato subito l’interesse del pubblico grazie alle elevate aspettative create dall’azienda produttrice. Tuttavia, il debutto del dispositivo si è rivelato deludente, con molte funzionalità incomplete e senza quella rivoluzione nell’esperienza utente tanto promessa.

Il dispositivo includeva l’intelligenza artificiale, ma questa non era né potente né implementata a fondo, non offrendo un reale miglioramento rispetto agli smartphone già presenti sul mercato. Col tempo, è emerso che il firmware di Rabbit R1 era basato su una build dell’Android Open Source Project. Questo ha portato diversi utenti a immaginare un Rabbit R1 con un vero sistema operativo Android.

Un video pubblicato su YouTube da HowToMen mostra la prima realizzazione completa di Android su Rabbit R1. Nel video si vede una build di LineageOS che funziona perfettamente sul dispositivo. Questo software permette finalmente l’uso della tastiera, una funzione che nel firmware originale era limitata ai comandi vocali.

LineageOS permette anche di accedere alla registrazione video e alla fotografia, con la possibilità di orientare liberamente il sensore fotografico a 360°. Inoltre, Rabbit R1 riesce a eseguire senza problemi Gemini, l’intelligenza artificiale di Google, recentemente disponibile sugli smartphone Android anche in Italia.

 

Basterà per rivalutare questo dispositivo?

Tra le novità, ci sono alcune scorciatoie interessanti, come la possibilità di acquisire screenshot premendo il pulsante di accensione e scorrendo la rotella del dispositivo.

Alla luce di queste innovazioni, sembra quasi che Rabbit R1 sia stato progettato per funzionare con Android sin dall’inizio. Forse questo era il destino che gli era stato riservato? La combinazione con Android ha ridato vita a un dispositivo che sembrava destinato all’oblio, aprendo nuove prospettive per il futuro dei dispositivi mobili.

 

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