Le auto elettriche continuano a provocare grandi preoccupazioni tra le diverse aziende del settore in Europa e in USA. Questo ha portato gli Stati Uniti ad aumentare i dazi fino al 100% su tutte le vetture prodotte in Cina, mentre l’UE pare sia vicina nell’intraprendere simili strategie.
Wang Chuanfu, il fondatore della famosa BYD, ritiene che queste mosse vadano a sottolineare come i diversi Paesi abbiano timore della forza cinese nel mercato automobilistico. Chiaramente, il suo discorso era indirizzato all’ Europa ed agli Stati Uniti, dove politici e aziende hanno espresso preoccupazioni riguardo alla crescente presenza delle vetture elettriche del sol levante.
Per Wang la reazione dei Paesi occidentali testimonia la forza dell’industria automobilistica cinese. La crescita di BYD negli ultimi anni è un esempio palese di tale forza. L’azienda è infatti diventata una delle più importanti case automobilistiche in Cina. Ora, sta portando avanti una strategia di espansione globale, con l’estensione della sua presenza in diversi Paesi europei, tra cui anche l’Italia. Secondo Wang Chuanfu le strategie intraprese dai Paesi sono errate
e vanno ad influire negativamente sulla corretta concorrenza tra le diverse aziende.Gli Stati Uniti hanno già preso drastici cambiamenti. Il Paese ha incrementato i dazi sulle auto provenienti dalla Cina al 100%. Parallelamente, l’Unione Europea sta conducendo un’indagine anti-dumping che potrebbe portare all’imposizione di altri dazi. La Cina, dal suo canto, è pronta a reagire. Questo scenario potrebbe portare a tensioni commerciali tra le economie occidentali ed quelle orientali, portando conseguenze nell’intero mercato delle auto elettriche.
Le auto elettriche cinesi stanno guadagnando terreno così velocemente da incutere tanto timore al punto che Europa e USA hanno cominciato ad agire in modo preventivo. Le misure come l’aumento dei dazi, infatti, riflettono la situazione creatasi e la necessità di proteggere le industrie locali. La sfida per i Paesi occidentali sarà quella di trovare un equilibrio tra promuovere l’innovazione interna e gestire la competizione internazionale.