L’ultimo anno è stato davvero difficile per quanto riguarda il clima sul pianeta, siccome sono state registrate temperature ben oltre la norma. Ad esporsi in merito in stata l’Energy Transition Commission (ETC) che mediante la sua ultima analisi ha invitato le aziende e i vari governi a lottare per il cambiamento climatico. Il consiglio è quello di aumentare i contributi determinati a livello nazionale.
Questi non sono altro che dei piani nazionali non vincolanti utili per la lotta al cambiamento climatico. Gli obiettivi dei contributi determinati sono la riduzione delle emissioni di gas gas che alterano il clima e produrre norme che riescano a mettere in pratica quanto definito con gli accordi di Parigi.
Questo è quanto rilasciato all’interno della nuova nota pubblicata dall’ETC:
“Per limitare l’impatto del cambiamento climatico, gli NDC devono sfruttare al massimo il potenziale tecnico e rafforzare i progressi già compiuti, stabilendo obiettivi più ambiziosi e integrandosi meglio con le politiche nazionali. Tracciando una chiara rotta e riducendo l’incertezza, il prossimo ciclo di NDC può accelerare ulteriormente l’adozione delle tecnologie energetiche pulite
“.Tra le richieste dell’ETC in merito al clima, ci sono tre punti fondamentali che di certo non possono passare inosservati. Bisogna definire delle tabelle di marcia utili per agire quanto prima, magari con una strategia politica governativa. Bisogna impostare degli obiettivi misurabili a livello globale in modo da poter ridurre le emissioni e soprattutto sviluppare dei piani di investimento ancor di più nei mercati emergenti per indicare investimenti e finanziamenti internazionali utili per raggiungere gli obiettivi.
Sono arrivate anche le parole da parte del presidente della commissione per le transizioni energetiche Adair Turner:
“L’industria ha rapidamente aumentato la produzione e l’adozione di tecnologie energetiche pulite grazie al sostegno politico e agli impegni attuali. Una maggiore ambizione nel prossimo ciclo di NDC alla COP30 potrebbe potenziare e accelerare questo ciclo di feedback positivo. È essenziale che l’industria e il governo collaborino per sviluppare piani misurabili, realizzabili e investibili, al fine di promuovere l’azione“.