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Google Maps: tre trucchi da conoscere per usare l’app al meglio

Google Maps continua ad evolversi nel tempo. Dopo anni l’app offre agli utenti diverse funzioni che non si limitano alle semplici indicazioni. Si tratta di opzioni molto utili che possono cambiare l’esperienza alla guida, e non solo. Alcune di tali funzioni potrebbero però essere sconosciute a diversi utenti. Essere consapevoli di suddetti “trucchi” permette agli utenti di sfruttare pienamente le potenzialità del sistema. Scopriamo insieme quali sono le funzioni non sempre note disponibili su Google Maps.

Google Maps: tre trucchi fondamentali

La prima funzione è “Live View”. Con il suo uso gli utenti che camminano a piedi possono  orientarsi meglio in strada. A tal proposito, vengono fornite indicazioni in Realtà Aumentata. Il sistema, per evitare che gli utenti possano smarrirsi mostra punti di riferimento strategici. Si tratta di un’opzione davvero utile che aiuta gli utenti anche quando non sono in auto.

Un’ulteriore funzione utile permette agli utenti di orientarsi anche offline. Per usufruire di quest’ultima, basta scaricare la mappa del percorso. Quest’ultima sarà poi disponibile anche in assenza di connessione sul proprio dispositivo. Si tratta di una possibilità estremamente utile soprattutto per coloro che si ritrovano a visitare luoghi che non sempre garantiscono la giusta copertura di rete. Per tutti coloro che temono che tale opzione possa compromettere la memoria interna

del proprio dispositivo, possono stare tranquilli. Anche i percorsi più grandi non occupano più di 1GB.

E c’è di più. Nei lunghi percorsi, quando sono previste delle fermate intermedie prima di arrivare a destinazione è possibile impostare su Google Maps l’intero itinerario. L’applicazione fornisce la possibilità di aggiungere tutte le mete intermedie. In tal modo gli utenti possono costruire un itinerario completo. Come? I passaggi sono molto semplici. Dopo aver inserito il punto di partenza e quello di arrivo bisogna cliccare i tre puntini posizionati in alto a destra. In tal modo apparirà il menù a tendina da cui selezionare la voce “Aggiungi tappa“. E il gioco è fatto.

Infine, c’è un’altra opzione che anche se introdotta nel 2017, potrebbe essere ancora poco nota. Si tratta della capacità di Google Maps di ricordare dove si è parcheggiato. Per fruire del servizio, una volta fermata l’auto e interrotta la navigazione è necessario selezionare l’icona di colore blu che indicherà la precisa posizione. Selezionando la voce “salva parcheggio” sarà possibile ritrovare il proprio veicolo parcheggiato senza troppi problemi. Dettaglio utile che favorisce l’uso della funzione su Google Maps.

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Pubblicato da
Margareth Galletta