Nel panorama geopolitico odierno, le tensioni tra Russia e Stati Uniti per il controllo dell’Europa alimentano il timore di una possibile guerra nucleare, pur senza segnali concreti di imminenti lanci di missili. La rapida evoluzione tecnologica, secondo António Guterres delle Nazioni Unite, rappresenta un rischio aggiuntivo: le intelligenze artificiali potrebbero gestire autonomamente gli arsenali nucleari, amplificando il pericolo di conflitti globali e di distruzione reciproca.
Durante un incontro dell’Arms Control Association (ACA), Guterres ha esposto le sue preoccupazioni riguardo all’impiego delle IA nel contesto bellico, sottolineando il possibile ritorno del ricatto nucleare e il deterioramento degli sforzi per il disarmo e la non proliferazione nucleare. Ha enfatizzato la corsa agli armamenti qualitativa, alimentata dalle tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, che, secondo lui, accrescono il pericolo di un conflitto armato su larga scala.
La storia ha dimostrato la fragilità dei sistemi automatizzati nel controllo delle armi nucleari, con episodi drammatici come quello del 26 settembre 1983 . In quell’occasione, Stanislav Evgrafovich Petrov, ufficiale sovietico, ignorò un falso allarme che avrebbe potuto innescare una risposta nucleare, salvando così milioni di vite umane. Questo episodio serve da monito su come decisioni cruciali debbano sempre rimanere sotto il controllo umano, nonostante l’avanzamento delle tecnologie.
Oggi, nonostante l’intelligenza artificiale nelle basi militari sia significativamente più complessa rispetto al passato, rimane fondamentale mantenere un saldo controllo umano nelle decisioni di sicurezza. Le preoccupazioni di Guterres e gli insegnamenti storici di eventi come quello di Petrov evidenziano la necessità di una gestione responsabile delle tecnologie avanzate nel contesto dei conflitti moderni.
La coesistenza tra progresso tecnologico e sicurezza globale è una sfida cruciale. È imperativo che la comunità internazionale mantenga un ruolo centrale nel controllo delle tecnologie militari avanzate, mitigando il rischio di catastrofi globali attraverso politiche di disarmo, cooperazione internazionale e vigilanza umana nelle decisioni di sicurezza strategica.