Molti danno il merito alla Tesla di aver reso la mobilità elettrica “di massa”, ma in vero, come pochi sanno, è stata la Nissan ad espandere l’elettrico. La società ha introdotto la Nissan LEAF due anni prima della Tesla Model S e ben sette anni prima della Model 3. Il marchio ha dimostrato di essere all’avanguardia, un pioniere nel settore e pare che stia continuando su questa strada. Dopo tante sperimentazioni, infatti, l’azienda presenta le sue batterie allo stato solido.
Attorno alla tecnologia di questa tipologia di batterie c’è grande aspettativa. Essa promette di risolvere molti dei problemi delle tradizionali batterie al litio con “chimica liquida”. Nissan ha mostrato già la sua linea di produzione “pilota” per il progetto all-solid-state battery (ASSB) in costruzione a Yokohama, che presto permetterà di portare queste batterie sulle sue auto.
Nissan: perché tanta concentrazione sulle batterie allo stato solido?
Nissan ritiene che la tecnologia ASSB sarà un elemento di svolta nel mercato elettrico. La densità energetica delle batterie allo stato solido è praticamente doppia rispetto a quella delle batterie classiche. Ma che significa? In pratica che le automobili potrebbero avere la stessa autonomia ma essere al contempo molto più leggere, ottenendo un peso dimezzato. Perché è così importante il peso? Semplice, una vettura più leggera usufruisce di meno energia, consuma con più difficoltà le ruote e i freni e presenta un’altra serie di vantaggi. Per i brand e i veicolo che necessitano di grandi autonomie, si potrebbe anche pensare di raddoppiare il range mantenendo il peso che hanno adesso.
Una batteria a stato solido sostituisce l’elettrolita liquido di quelle agli ioni di litio con un elettrolita solido. Il principio di funzionamento è simile: durante la scarica, gli ioni di litio si muovono dall’anodo al catodo attraverso l’elettrolita solido, e durante la carica avviene il contrario. L’uso di un elettrolita solido offre diversi vantaggi, tra cui una maggiore densità energetica, una maggiore sicurezza e una potenziale durata implementata nel tempo. Il costo delle batterie grazie al lavoro di Nissan potrebbe addirittura scendere a circa 71 euro/kWh fra qualche anno, in modo da permettere una crescita della costruzione di auto aventi questo sistema.