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AI: l’ESA vuole integrarla nei satelliti per proteggere il Pianeta

Per proteggere il pianeta, l’ESA, Agenzia Spaziale Europea, ha presentato un nuovo progetto molto interessante che si svilupperà in diverse fasi. Proprio l’anno scorso è partita ufficialmente la OrbitalAI Challenge per riuscire a selezionare dei programmi di intelligenza artificiale, più specificamente due.

Sono stati 75 i team che hanno partecipato alla gara e che provenivano da tutto il mondo. A vincere sono stati IRMA e PhiFireAI. Parte quindi la lotta contro l’inquinamento marino e gli incendi boschivi tutto a bordo del microsatellite Φsat-2.

Come funziona il progetto AI dell’ESA e cosa si può individuare

Queste sono state le parole da parte di Nicola Melega, attuale Technical Officer di Φsat-2:

L’energia elettrica e lo spazio per la componentistica sono estremamente limitati su un nanosatellite, pertanto i requisiti per un’app di bordo differiscono notevolmente da quelli di un processore per l’intelligenza artificiale terrestre. È sorprendente che entrambe le applicazioni vincitrici della OrbitalAI siano riuscite a trovare un equilibrio ideale tra l’ottimizzazione delle prestazioni e la riduzione del carico computazionale, e mi aspetto che operino efficacemente durante il volo. Un ulteriore grande vantaggio di Φsat-2 è la possibilità di perfezionare e aggiornare il software durante la missione, consentendo così a tutte e sei le app selezionate di migliorare le loro prestazioni nel tempo

“.

Nel mirino dell’ESA ci finiscono situazioni come la pesca illegale e gli incendi nei boschi, tutte situazioni che potranno essere identificate molto più semplicemente. Il tutto avrà luogo in più fasi, con la seconda che durerà all’incirca sei mesi. Questa consisterà nell’analisi di tutti i dati e di tutte le informazioni raccolte. Quanto segue riguarda le dichiarazioni rilasciate da Lorenzo Colantoni, fotografo e giornalista che affiancherà l’ESA nel progetto:

Vogliamo andare oltre il semplice monitoraggio ambientale, esplorando applicazioni delle immagini satellitari che ci permettano di portare in tribunale i responsabili dei reati ambientali. L’elaborazione in tempo reale delle immagini satellitari tramite l’intelligenza artificiale ci consente di svolgere attività già esistenti in modo più economico ed efficiente. Il progetto ESA si concentra su crimini ambientali come l’estrazione di terre rare nel Sud-Est asiatico, la deforestazione e il traffico illegale di rifiuti tra Occidente e Oriente“.

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Pubblicato da
Felice Galluccio