L’Agenzia Spaziale Europea (ESA), lo scorso aprile, ha presentato un nuovo progetto molto ambizioso per la tutela e la salvaguardia del Pianeta. Questo va a focalizzarsi sulla presenza degli incendi boschivi, spesso di origine dolosa, e sulla pesca illegale rilevabile, in tal caso, direttamente dalle stelle. L’iniziativa ha preso forma attraverso diverse fasi, a partire dalla OrbitalAI Challenge lanciata a febbraio 2023. Questo concorso ha offerto a scienziati, aziende e start-up l’opportunità di proporre soluzioni innovative per integrare l’IA nei satelliti.
Il concorso, coordinato da Nicolas Longépé, Earth Observation Data Scientist dell’ESA, ha valutato le proposte in base a criteri di creatività, originalità, impatto sociale o aziendale e contributo all’Open Science. Tra le numerose proposte ricevute, sono stati selezionati dieci finalisti, che hanno sviluppato e testato le loro IA con il supporto del Φ-lab dell’ESA e del principale fornitore del consorzio Φsat-2, Open Cosmos.
IRMA e PhiFireAI hanno vinto il concorso. Entrambi sono stati sviluppati dai team francesi e italiani di Thales Alenia Space, una società italo-francese nata dalla fusione di Alcatel Alenia Space con Thales, gruppo che ha acquisito l’intera partecipazione della joint-venture con l’italiana Leonardo. Entrambi i progetti si concentrano rispettivamente sul monitoraggio dell’inquinamento
marino e degli incendi boschivi, sfruttando le potenzialità dell’IA per elaborare i dati raccolti dal microsatellite Φsat-2 in tempo reale e trasmetterli sulla Terra.Il progetto ha visto anche la collaborazione di Copernicus, il Programma Europeo di osservazione della Terra. Copernicus ha recentemente pubblicato i dati raccolti negli ultimi 12 mesi sulla temperatura del pianeta. Questo contributo di dati è cruciale per migliorare la precisione e l’efficacia dei programmi di IA a bordo di Φsat-2, come IRMA e PhiFireAI.
L’obiettivo dell’ESA con questa iniziativa è duplice. Ci sono ovviamente i problemi più urgenti, dato anche l’innalzamento delle temperature, come gli incendi boschivi e l’inquinamento dei nostri mari. Oltre questi, c’è anche la necessità di monitorare i cambiamenti della Terra e di stimolare l’innovazione della tecnologia. La capacità di elaborare e interpretare rapidamente i dati satellitari con l’IA potrebbe infatti cambiare in modo drastico la maniera in cui attualmente si gestiscono le crisi ambientali, dando, si spera, l’occasione di agire con più velocità ed efficienza.