La micromobilità in sharing potrebbe essere fortemente colpita dal prossimo decreto legge e dall'obbligo di utilizzo del casco.

Il settore della micromobilità in sharing, che comprende monopattini e biciclette disponibili a noleggio in modalità free floating, sta attraversando un momento di forte incertezza a seguito dell’approvazione del Disegno di Legge lo scorso 27 marzo. Il destino di questo settore potrebbe essere deciso a breve, con il voto decisivo atteso al Senato.

 

La micromobilità in sharing a rischio

Il Ddl 1086 sul Nuovo Codice della Strada introduce l’obbligo di indossare il casco per la guida di tutti i monopattini, sia elettrici che non, sia per gli utenti del servizio di sharing che per i privati. Questa normativa, se approvata dal Senato, rappresenterebbe un cambiamento significativo che sta già suscitando preoccupazioni tra le società di sharing. Esse temono che l’obbligo del casco possa compromettere gravemente il loro business, portando a una significativa riduzione delle entrate.

Secondo Assosharing, l’Associazione di categoria del settore della mobilità condivisa in Italia, circa il 50% dei noleggi riguarda i monopattini, il che significa che una perdita del 30-40% delle entrate potrebbe mettere a rischio la sostenibilità economica delle aziende. Assosharing sostiene che i monopattini elettrici in sharing sono già sicuri, con una diminuzione significativa degli incidenti negli ultimi anni grazie a limiti di velocità imposti a 20 km/h e tecnologie GPS che regolano automaticamente la velocità in zone pedonali e fuori dalle aree urbane.

Secondo i dati forniti da Assosharing, l’incidentalità per chilometro percorso è diminuita drasticamente tra il 2021 e il 2022, scendendo dal 1,47 incidenti per 100.000 km nel 2021 a 0,58 nel 2022. Questi numeri sono ora allineati a quelli delle biciclette e molto inferiori rispetto a quelli dei motocicli e scooter a noleggio. Gli indici di incidenti dei monopattini in sharing sono addirittura inferiori a quelli degli scooter e leggermente inferiori a quelli delle biciclette a noleggio.

La principale critica verso l’obbligo del casco per tutti i monopattini è che potrebbe aumentare i costi operativi delle aziende, causare problemi di vandalismo e igiene legati ai caschi, e ridurre la domanda con molti utenti che potrebbero essere scoraggiati dall’obbligo di indossare un casco. Ciò potrebbe interrompere bruscamente la crescita del settore della micromobilità, con una stima di perdite fino a 300 milioni di euro di fatturato e un impatto negativo anche sul gettito fiscale, con una perdita prevista di circa 62 milioni di euro entro il 2030.

 

Un settore in crescita

Inoltre, il rischio si estende anche ai posti di lavoro, con 1.200 impieghi su 3.000 potenzialmente a rischio. Assosharing sottolinea che una normativa così restrittiva potrebbe mettere a repentaglio un settore in crescita, particolarmente vitale in città come Milano dove il sharing sta prendendo sempre più piede, contribuendo a ridurre il traffico e l’inquinamento urbano. Per un’analisi approfondita dei dati pubblicati da Assosharing, si rimanda al comunicato ufficiale diffuso attraverso i canali stampa.

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