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LinkedIn: anche la ricerca del lavoro usa l’intelligenza artificiale

LinkedIn ha deciso di introdurre una nuova funzione implementata per la ricerca del lavoro. Quest’ultimo si basa sui sistemi con intelligenza artificiale e permetterà agli utenti di migliorare il proprio curriculum. Inoltre, quest’ultimi riceveranno anche dei consigli da chatbot specializzati. Tali novità, purtroppo, non risultano ancor accessibili a tutti. Saranno riservate, infatti, agli abbonati Premium della piattaforma. Inoltre, inizialmente sarà presente globalmente solo in lingua inglese. La conferma della nuova funzione è arrivata da un post del blog pubblicato da Tomer Cohen di LinkedIn.

LinkedIn frutta l’AI per la ricerca di lavoro

Una delle principali funzioni permetterà di utilizzare un linguaggio naturale mentre si cerca un nuovo impiego. A tal proposito, nel blog viene citata la possibilità di scrivere query del tipo “trovami un impiego da Social Media Manager a Milano con stipendio di almeno 3.000 euro al mese”.

Con il nuovo sistema LinkedIn analizzerà i curriculum degli utenti e fornirà suggerimenti personalizzati. In questo modo la ricerca verrà migliorata sulla base delle diverse offerte di lavoro che sono presenti sulla piattaforma. Gli utenti potranno modificare

in modo interattivo il proprio CV con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. In questo modo sarà anche possibile creare una lettera di presentazione.

LinkedIn non userà l’intelligenza artificiale solo per aiutare gli utenti a trovare lavoro. Sembra infatti che l’azienda stia sperimentando anche l’uso di “personalità AI“. I fruitori della piattaforma potranno chiacchierare con quest’ultimo e approfondire argomenti legati al mondo del business. Tra gli “istruttori” disponibili ci sono Anil Gupta, Alicia Reece, Lisa Gates e Dr. Gemma Leigh Roberts.

Al momento queste sono le sole informazioni rilasciate sulla nuova funzione di LinkedIn. Non sono ancora state rese note le tempistiche precise per il rilascio. Inoltre, non è ancora chiaro se saranno disponibili da subito in italiano, considerando che verrà usato l’inglese come lingua di base per la diffusione globale del sistema.

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Pubblicato da
Margareth Galletta