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Il disastro di Chernobyl ha influenzato molto le ricerche scientifiche.

Tutti noi conosciamo il fatidico disastro di Chernobyl avvenuto il 26 aprile 1986. In questo disastro avvenuto a Chernobyl si è visto chiaramente l’effetto disastroso che può avere l’uranio se non controllato.

Gli scienziati stanno cercando di sviluppare tecnologie per studiare le radiazioni di Chernobyl.

Nei sotterranei che sembrano un labirinto del dipartimento di fisica presente nell’Università di Bristol, il fisico nucleare Dr. Dave Megson-Smith sta raccontando un avvenimento. Stava dicendo quando era scomodo indossare delle tute di protezione, chiamate tute hazmat, a Chernobyl. Racconta che “Una volta sul campo, si inizia subito a sudare” dice  “Diventi meno consapevole dell’ambiente circostante, rendendoti meno sicuro”. Comunque degli specializzati che studiano i disastri nucleari e le varie operazioni di bonifica, Megson-Smith e Verbelen, stanno conducendo un programma chiamato “criminologia nucleare”. Attualmente stanno studiando, nei loro laboratori, dei campioni che sono stati riportati da Chernobyl che presentano un’attività radioattiva elevata. Questi studi sono incentrati sul comprendere se i campioni analizzati provengono dal fallout nucleare oppure da reattori a fusione nucleare. Comunque il loro obbiettivo primario è migliorare l’analisi direttamente nel luogo del disastro, questo rendendo le grotte nucleari luminose. Il dispositivo che permetterà tutto ciò si chiama “Dark Star” e il suo funzionamento si basa sull’utilizzo di una luce ultravioletta, in modo tale da rilevare l’uranio per evitare di avvicinarsi e subirne i rischi che comporta.

Il team comunque ha testato Dark Star nelle miniere di uranio in Arizona. A differenza dei contatori Geiger, questo nuovo dispositivo permette di rilevare il valore di radioattività da una distanza di sicurezza, potendolo così utilizzare in luoghi come Chernobyl. Il Dark Star inoltre è stato classificato come il dispositivo mobile di imaging UV a fluorescenze più potente. Ha la particolarità che ha una calibrazione automatica, illumina la radioattività e registra i valori rilevati. Questo sistema rende quindi queste operazioni più sicure. La fluorescenza di questo dispositivo illumina le grotte, siccome è incredibilmente intensa. I rischi alla sua esposizione diretta comunque potrebbe provocare danni alla pelle e agli occhi.

 

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