ACEA, l’associazione europea dei costruttori di auto, ha lanciato un appello per migliorare la rete di ricarica pubblica, rendendo più facile per gli europei passare ai veicoli elettrici. Sigrid de Vries, direttore generale di ACEA, ha sottolineato l’importanza di rendere la ricarica delle auto elettriche semplice e accessibile quanto il rifornimento di carburante. “Se vogliamo convincere gli europei a passare ai veicoli elettrici, la ricarica dovrebbe essere semplice come lo è oggi il rifornimento di carburante”, ha dichiarato.
Le persone hanno bisogno di trovare facilmente le colonnine di ricarica nel loro quotidiano, e questi punti devono essere rapidi e facili da usare, senza lunghe attese. ACEA evidenzia la necessità di aumentare i punti di ricarica rapida, fondamentali per i viaggi a lunga distanza e per ridurre l’ansia da autonomia. Questi punti sono ancora più cruciali per chi non ha accesso a strutture di ricarica domestica.
Attualmente, i punti di ricarica rapida in Unione Europea sono ancora pochi. Secondo ACEA, ci sono poco più di 630.000 punti di ricarica in tutta l’UE, ma la maggioranza di questi è a corrente alternata con potenze sotto i 22 kW. Solo il 13,5% dei punti di ricarica è in corrente continua, che può erogare potenze superiori ai 22 kW.
La mancanza di un’adeguata infrastruttura scoraggia molte persone dal passare ai veicoli elettrici . Serve dunque un cambio di passo per accelerare la realizzazione di una rete di ricarica capillare, con un maggior numero di colonnine in corrente continua che permettono di fare il pieno di energia in poco tempo. ACEA ha invitato l’Unione Europea e gli Stati membri a fare di più. L’associazione stima che saranno necessari 8,8 milioni di punti di ricarica entro il 2030 per supportare il crescente numero di veicoli elettrici. Per raggiungere questo obiettivo, bisognerà installare 1,2 milioni di caricabatterie all’anno, ovvero oltre 22.000 a settimana, una cifra otto volte superiore rispetto all’attuale tasso di installazione annuale.
Secondo la Commissione Europea, entro il 2030 dovrebbero essere installati appena 3,5 milioni di punti di ricarica, una cifra significativamente inferiore rispetto alle previsioni di ACEA. Questo divario evidenzia l’urgenza di un intervento più deciso e coordinato per garantire che l’infrastruttura di ricarica non diventi un collo di bottiglia per la diffusione dei veicoli elettrici in Europa.
ACEA sta spingendo affinché l’Europa investa di più nella rete di ricarica per i veicoli elettrici. Senza un’infrastruttura adeguata, il passaggio ai veicoli elettrici sarà lento e complicato. Ma con l’impegno giusto, l’Europa può costruire una rete di ricarica robusta che renderà i veicoli elettrici una scelta praticabile per tutti, contribuendo a un futuro più sostenibile.