A quanto pare per Apple sono in arrivo alcune grane direttamente dall’Unione Europea, sembra infatti che la commissione europea analizzando l’operato dell’azienda abbia riscontrato un’irregolarità che viola le norme previste dal Digital Market Act, violazione che potrebbe portare ad una sanzione abbastanza importante nei confronti dell’azienda della mela nel caso le accuse dovessero venire ufficializzate.
Lo scorso aprile Apple ha introdotto un aggiornamento per i suoi dispositivi, ad esempio iOS 17.4 per iPhone, che ha concesso l’utilizzo di marketplace alternativi per l’installazione delle app aprendo di fatto il sistema operativo e garantendo la competitività a livello software nel proprio ecosistema, nel farlo però ha mantenuto attiva una commissione contro la quale ora la Commissione Europea sta puntando il dito, stiamo parlando della “Core Technology Fee” di Apple, ovvero la commissione applicata dall’azienda per l’utilizzo del proprio ecosistema.
Cosa rischia
nel caso i sospetti europei dovessero rivelarsi fondati, Apple rischierebbe una multa pari al 5% del suo fatturato giornaliero che attualmente ammonta a 1 miliardo di dollari, al momento si tratta solo di indagini preliminari e sospetti, l’UE non ha formalizzato nessuna accusa di conseguenza Apple è ancora in tempo per prendere atto della situazione e applicare le correzioni del caso per evitare di incappare in un capo di accusa vero e proprio che farebbe scattare un’indagine e poi un provvedimento effettivo.
Nel caso invece, Apple dovesse restare immobile e i sospetti dell’Unione Europea dovessero trasformarsi in certezze, nelle prossime settimane le accuse formali verrebbero ufficializzate e tutto l’iter burocratico inizierebbe, al momento però oltre ciò che coinvolto non si sa nel dettaglio in che modo ad Apple venga contestata Questa tassa che applica sul proprio ecosistema, sicuramente alcuni dettagli arriverebbero nel futuro fascicolo aperto verso quest’ultima
Indubbiamente non rimane che attendere e vedere come si evolverà la situazione, notando come Apple abbia comunque mal digerito il decreto europeo che l’ha obbligata ad aprire il proprio sistema.