AMD: il Mìmistero del Ryzen 9 7950X3D con 192 MB di Cache L3

AMD ha recentemente presentato al mondo la sua nuove serie APU Ryzen AI 300, i SoC che includono al loro interno una CPU, una GPU unite ad una NPU pensata per i carichi di lavoro basati su IA, di conseguenza dopo l’arrivo dei processori della serie Qualcomm Snapdragon X Elite, abbiamo a che fare con i primi processori per IA e che equipaggeranno i PC laptop Copilot+.

L’azienda ovviamente non si è sbilanciata in merito le prestazioni delle sue nuove piattaforme, le quali montano al loro interno una GPU integrata della serie Radeon 800M, delle quali però abbiamo finalmente un primo benchmark che illumina un po’ i dubbi sulla serie di GPU e sulle loro prestazioni.

 

Serie Radeon 800M

Partiamo accennando che la serie di iGPU monta al proprio interno un’architettura RDNA 3.5 che di base garantisce un miglioramento rispetto alla serie precedente di Radeon 700M che era basata su architettura RDNA3, le 800M avranno fino a 16 Compute Unit e si affiancheranno ad una NPU con architettura XDNA2 da 50 TOPs e ad una CPU Zen5 fino a 12 Core e 24 Thread.

Con queste basi pensare di sfruttare i Ryzen AI 300 per il gaming non è un’eresia, anzi può essere una realtà fatta di qualche compromesso qua e la, il leaker cinese Golden Pig ha affermato su Bilibili che “stando a quanto mi è stato detto al booth di MSI, i Ryzen AI 300 di serie 9 rappresentano un miglioramento del 20% rispetto ai predecessori sia in termini di performance Single-Core, sia in termini di performance Multi-Core, sia per quanto riguarda la grafica”.

Il leaker ha poi continuato inserendo i risultati numerici scrivendo: “stiamo parlando di un punteggio nei benchmark di Cinebench R23 di 2.000 o più punti in Single-Core e di 20.000 o più punti in Multi-Core. La GPU dovrebbe arrivare a 3.600 o più punti su Time Spy “.

In definitiva le prestazioni di queste iGPU sono tranquillamente paragonabili a quelle di una RTX 2050, risultato non da poco visto che parliamo di una scheda integrata e non dedicata.

Articolo precedenteLe tasse europee minacciano il mercato delle auto cinesi
Articolo successivoiOS 18: le nuove frontiere della privacy su iPhone