Pochi giorni fa è stato approvato il disegno di legge per l’obbligo di indossare il casco per tutti i conducenti dei monopattini elettrici. In precedenza quest’obbligo era solo presente per i minorenni, mentre adesso non c’è alcun limite di età. La decisione, come prevedibile, ha scaturito critiche da parte di associazioni e dei cittadini che utilizzano questa tipologia di mezzo.
Assosharing non ha taciuto a lungo ed ha espresso presto la sua preoccupazione per le possibili ripercussione di questa legge. Per l’associazione, introducendo l’obbligo di indossare il casco si avrebbe una contrazione del mercato. Il fatturato del settore monopattini potrebbe perdere circa 300 milioni di euro. Oltre alle entrate, questa contrazione potrebbe portare alla perdita di circa 1.200 posti di lavoro su un totale di 3.000 impiegati nel settore.
Critiche sulla decisione del casco obbligatorio per i monopattini
Il vicepresidente di Assosharing, Andrea Giaretta, ha difeso la sicurezza dei monopattini elettrici, paragonandoli alle biciclette in termini di sicurezza. I monopattini elettrici, secondo il vicepresidente, hanno una velocità autolimitata a 20 km/h e un tasso di incidenti molto basso. Nei pochi incidenti avvenuti, poi, non ci sono state gravi conseguenze. Con questi punti, Giaretta vuole rinforzare la propria idea contraria alla normativa.
Il vicepresidente ha anche segnalato una riduzione degli incidenti con i monopattini elettrici. C’è stata infatti una diminuzione del 61% tra il 2021 e il 2022, nonostante un aumento generale dell’incidentalità nel settore della mobilità in Italia dell’1,2% nello stesso periodo. Questo miglioramento è stato attribuito all’uso più responsabile dei monopattini e ai controlli attenti da parte degli operatori, oltre alle tecnologie avanzate implementate sui mezzi stessi.
La necessità di installare contenitori per i caschi sui monopattini potrebbe esporre i mezzi a rischi di vandalismo e sollevare problemi legati all’igiene. Assosharing crede che le sfide esposte possano causare una riduzione tale dalla domanda da mettere in crisi l’intero settore dedicato alla mobilità condivisa. La decisione del governo continua a suscitare dibattiti, con molti attori del settore che si preparano a navigare in questo nuovo contesto normativo. Le modifiche potrebbero cambiare radicalmente il panorama della mobilità urbana in Italia, influenzando non solo le abitudini di utilizzo dei monopattini elettrici, ma anche l’intero ecosistema della sharing mobility.