Se torniamo indietro nel tempo ai primi laptop, termine che per l’epoca è sicuramente più appropriato viste le dimensioni, le batterie per questo tipo di dispositivi hanno fatto parecchia strada, passando dall’essere poco pratiche e senza grandi prestazioni fino a quelle odierne, capaci di supportare diverse ore di lavoro. Negli anni ottanta, quando si cominciava a parlare di laptop, questi erano alimentati tramite le conosciute batterie AA, per nulla sostenibili e con un’autonomia inesistente. Richiedevano continue sostituzioni e davano non pochi problemi.
Il decennio successivo, negli anni novanta, ci fu la svolta. Furono realizzate le batterie NiCad (nichel-cadmio) che possedevano una resistenza interna molto bassa ma presentavano ancora molti difetti come l’“effetto memoria”. Nello stesso periodo anche le batterie NiMH (nichel-metalidrato) ebbero un certo successo, non a caso ancora oggi si possono ritrovare sui modelli di laptop più datati. La vera rivoluzione arriverà però con le batterie agli ioni di litio e ai polimeri di litio che permisero la realizzazione di dispositivi più sottili e leggeri con autonomia di molte ore e una perdita di batteria minima quando erano posti in standby.
L’introduzione dell’intelligenza artificiale nelle tecnologie dei laptop è stata di certo una svolta significativa per quanto riguarda l’ottimizzazione energetica. Le tecnologie messe in campo dalle varie aziende per incrementare l’autonomia dei portatili sono state diverse. Finora la maggior parte di queste soluzioni sono in sostanza software ad hoc proprietari e/o profili BIOS predefiniti dal produttore, mentre nell’ultimo periodo stiamo assistendo a un’inevitabile ma probabilmente molto integrazione dell’AI.
Un esempio, probabilmente il più significativo è la tecnologia NVIDIA BatteryBoost 2.0. Questa tecnologia utilizza l’intelligenza artificiale per gestire in modo intelligente il consumo energetico delle schede grafiche dedicate. L’AI analizza e prevede i carichi di lavoro, regolando dinamicamente le prestazioni per ottimizzare l’uso della batteria senza sacrificare troppo l’esperienza utente. Ciò si traduce in un aumento importante dell’autonomia, particolarmente utile per i gamer che utilizzano laptop con schede grafiche potenti. L’approccio di NVIDIA BatteryBoost 2.0 si basa su algoritmi avanzati che bilanciano le prestazioni del sistema con il consumo energetico, adattandosi in tempo reale alle esigenze dell’utente.