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Secondo quanto riportato dall’analista Ming-Chi Kuo, Samsung potrebbe abbandonare definitivamente i processori Exynos per la sua prossima linea di smartphone Galaxy S25. Fino ad optare esclusivamente per i chipset Snapdragon di Qualcomm. Questa decisione deriverebbe da problemi di produzione legati al nuovo chip Exynos2500, realizzato con tecnologia a 3 nanometri. Sembra però che le aspettative siano state deluse a causa di rese produttive insoddisfacenti. Nonostante in precedenza si fosse diffusa la voce che sarebbe stato in grado di competere, o addirittura superare lo Snapdragon 8 Gen 4 in termini di efficienza energetica.

Galaxy S25: impatto economico e prospettive future

Nella serie Galaxy S25, circa il 40% dei dispositivi erano alimentati da chip Qualcomm. Mentre l’Exynos2400 trovava spazio nei modelli base GalaxyS24 e S24+ in vari mercati globali. La completa transizione a Snapdragon per la serie S25 segna una svolta molto importante. Questo passaggio potrebbe non essere definitivo. Ma è sicuramente indicativo delle sfide che l’ azienda sta affrontando nel perfezionare la tecnologia a 3 nm. Le problematiche legate alla produzione potrebbero infatti spingere Samsung a rivedere le sue strategie future.

L’adozione esclusiva dei chip Snapdragon potrebbe comportare un aumento dei prezzi per i prossimi dispositivi GalaxyS25, S25+ e S25Ultra. Dato che il processore Snapdragon8 Gen4 si vocifera sia molto più costoso rispetto ai suoi predecessori. Infatti l’ incremento dei costi di produzione potrebbe riflettersi sul valore economico finale degli smartphone, rendendoli meno accessibili per i consumatori.

Insomma, l’ abbandono dell’Exynos rappresenta un duro colpo per le ambizioni del colosso coreano. Il quale si propone di competere nel mercato dei chip per i telefoni di fascia alta. Resta da vedere se questa scelta sarà una soluzione temporanea. Oppure se la società deciderà di abbandonare definitivamente tali processori per i suoi modelli di punta.

La selezione di Qualcomm come fornitore esclusivo di chip potrebbe rappresentare una mossa strategica per garantire prestazioni ottimali e affidabilità. Ma anche comportare sfide rilevanti in termini economici e competitività.

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