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La tensione economica tra l’ UE e la Cina si intensifica a causa di nuove tariffe d’importazione sulle auto elettriche cinesi, previste per luglio 2024. Questa decisione ha suscitato una forte reazione da parte del governo tedesco. Il quale si sta battendo strenuamente per impedire o almeno limitare l’impatto di tali dazi. La controversia è emersa dopo che la Commissione Europea ha determinato che produttori cinesi come BYD, Geely e SAIC dovrebbero affrontare dazi fino al 38,1%. Ciò in risposta ai sussidi governativi cinesi che influenzano la produzione locale di veicoli elettrici.

Diplomazia economica in gioco per l’importazione delle auto

Marchi automobilistici europei, tra cui Mercedes-Benz e Renault, hanno manifestato preoccupazione riguardo alle misure protezionistiche. Fino a sottolineare gli effetti potenzialmente dannosi per il mercato. Mercedes ha esplicitamente criticato l’uso del protezionismo. Sostenendo che raramente porta benefici e potrebbe destabilizzare ulteriormente le relazioni commerciali. La situazione è complessa anche per i produttori occidentali che operano in Cina e esportano in Europa. Proprio come Tesla e Volvo, i cui futuri costi di trasporto rimangono incerti in attesa di ulteriori chiarimenti entro la fine di giugno.

Il governo tedesco si è rivolto a diverse fonti diplomatiche per cercare una risoluzione alternativa al conflitto imminente. Ha infatti mostrato un certo ottimismo sul coinvolgimento e la solidarietà dell’UE nel trovare una soluzione negoziata. L’Europa, come principale forza economica globale, è consapevole dell’importanza di mantenere equilibri commerciali stabili con il continente orientale. Il quale rappresenta senz’altro un partner economico vitale per numerosi settori industriali. Eppure, il rischio di una guerra economica appare reale. In quanto una possibile reazione cinese con dazi su prodotti europei potrebbe intensificare ulteriormente le tensioni.

È essenziale dunque che l’Unione Europea affronti la questione dei sussidi governativi cinesi che favoriscono le BEV (Battery Electric Vehicles). Così da garantire un campo di gioco equo per tutti i produttori globali.

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