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Ricarica veloce: Google fa chiarezza sul vero significato del Fast Charging

Al giorno d’oggi viviamo in un mondo in cui tutto deve essere più veloce. È come se nessuno avesse il tempo di attendere per qualsiasi cosa, e questo vale anche per la ricarica del proprio smartphone.

Gli utenti, infatti, vanno letteralmente pazzi per i caricatori che hanno dei tempi di ricarica molto ridotti, per cui la tecnologia di questo tipo si sta molto sviluppando.
Effettivamente il Fast Charging è una tecnologia molto utile poiché permette appunto di avere una significativa diminuzione dei tempi della ricarica della batteria del proprio dispositivo elettrico, permettendo agli utenti di ricaricare lo smartphone in poche ore.

Ovviamente l’uso del Fast Charging non diminuisce le accortezze che ognuno di noi dovrebbe avere durante la ricarica di uno smartphone, come l’utilizzo di un caricabatterie compatibile con il proprio dispositivo e tenere sottocontrollo il calore proveniente da una ricarica più veloce.

Google: il piano per fare chiarezza sul Fast Changing

Secondo alcune indiscrezioni Google intende proprio regolarizzare con una serie di specifiche comuni la questione sulla ricarica rapida, con il fine di unificare la compatibilità tra i vari dispositivi Android.

L’obiettivo principale è quello di standardizzare la ricarica rapida sui dispositivi Android, in modo che tutti i produttori seguano queste direttive.
Secondo Android Authority, il colosso della big tech intende aumentare la soglia per la ricarica veloce a 20 W, in modo tale da semplificare la ricerca di caricabatterie che possono essere utilizzati con questo scopo.

L’aumento di watt non avrà nessun impatto sulla velocità di ricarica che non potrà comunque essere aumentata in questo modo. Il cambiamento dovrebbe arrivare con le prossime versioni del sistema operativo di Android, quindi bisognerà attendere ancora un po’ per vedere gli sviluppi di questa questione.

E tu, preferiresti utilizzare il Fast Charging per ricaricare il tuo smartphone in modo più veloce?

 

 

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Pubblicato da
Federica Iazzi