A quanto pare molto presto potremmo assistere una piccola rivoluzione per quanto riguarda il mondo delle batterie dedicate ai device elettronici di piccole dimensioni, la prima a beneficiare di questa miglioria potrebbe essere proprio Apple e i suoi Apple Watch ed AirPods, sembri infatti che la nota azienda TDK Abbia sviluppato una tecnologia innovativa per quanto riguarda le celle di piccola taglia che consentirebbe di ridurre le dimensioni e al tempo stesso di aumentarne efficienza e densità energetica.
Come sono fatte le nuove celle
Il nuovo materiale impiegato dal produttore giapponese ha una densità di energia pari a 1.000 wattora per litro, 100 volte superiore rispetto alle batterie TDK convenzionali, la notizia arriva direttamente dal Financial Times, nel dettaglio al loro interno è presente un materiale ceramico con elettrolita solido a base di ossido e anodi in lega di litio, l’ossido garantirebbe stabilità e sicurezza all’intero insieme di elementi.
L’unico neo di questa nuova tecnologia è che i materiali ceramici basati su ossido sono molto fragili, di conseguenza questa tipologia di batteria non può avere dimensioni importanti di conseguenza non può essere utilizzata per la produzione di smartphone o per la produzione di batterie da auto elettrica, Bisogna limitarsi a piccoli piccoli device, dunque viene spontaneo pensare che i primi a giovarne saranno appunto Apple Watch ed AirPods, anche TDK ha parlato espressamente che a fronte di caratteristiche chimiche vantaggiose, sono presenti caratteristiche fisiche svantaggiose che ne impediscono alcuni utilizzi.
Ovviamente l’azienda sta vagliando alcune possibili soluzioni che possano sostituire l’ossido senza compromettere le caratteristiche chimiche ed elettriche della batteria, i primi candidati sono i materiali ceramici basati sul solfuro, sebbene servirà attendere ancora un po’ di tempo per tutti i test e le analisi del caso.
Forse però siamo finalmente davanti all’inizio della rivoluzione nel mondo delle batterie che tutti stavano aspettando, è risaputo infatti che l’innovazione in questo campo non va di pari passo con quella del mondo della tecnologia.