Google ha preso una decisione strategica per i suoi futuri smartphone Pixel. Di cosa si tratta ? Ha optato per la rinomata fonderia taiwanese TSMC anziché sul partner di lunga data Samsung per la produzione dei chip. Tale movimento è stato dettato dalle crescenti problematiche riscontrate con i chip del noto colosso coreano. Problemi principalmente legati al surriscaldamento e al consumo energetico elevato. Secondo fonti interne riportate da Business Korea, l’accordo con TSMC è stato siglato proprio in questo ultimo periodo. Segnando un cambiamento importante nella catena di approvvigionamento tecnologico di Google.
Le difficoltà di Samsung nel mantenere un buon rendimento con i suoi processi produttivi, hanno influenzato la decisione di Google. I chip prodotti dall’ azienda hanno dimostrato una maggiore tendenza al surriscaldamento e un consumo energetico superiore rispetto alle controparti di TSMC. Questo cambiamento dunque mira a migliorare le prestazioni dei futuri Pixel. Ma potrebbe anche risolvere problematiche riscontrate in passato. Come dispositivi che diventano troppo caldi durante l’uso intensivo o in condizioni ambientali particolari.
L’annuncio di Google di passare a TSMC rappresenta così una mossa rilevante nel settore sempre più competitivo degli smartphone. I suoi processori infatti, sono da sempre noti per la loro qualità superiore. Ma soprattutto per aver fornito chip di alto livello a brand come Apple. Tutto ciò potrebbe dunque garantire al gigante di Mountain View una base tecnologica più solida per i prossimi Pixel.
Questo passaggio potrebbe così portare a una maggiore efficienza energetica, miglioramenti nelle prestazioni complessive e una riduzione dei problemi termici. Tutti benefici notevoli per gli utenti che cercano dispositivi affidabili e performanti. In più, potrebbe contribuire a rafforzare la posizione di Google nel mercato. Distinguendo ulteriormente i suoi prodotti come dispositivi di alta qualità supportati da tecnologie all’avanguardia. Non ci resta che stare a vedere e valutare se tali modifiche condurranno effettivamente a nuove dinamiche commerciali.