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Piracy Shield 2.0: Stato e AGCOM uniscono le forze

Le controversie attorno al Piracy Shield originale, attivo dal gennaio scorso

, non si sono ancora sopite e già si discute del suo successore, il Piracy Shield 2.0, previsto per entrare in funzione entro la fine dell’anno. Questa nuova versione non sarà una soluzione completamente nuova, ma un’evoluzione della piattaforma esistente, sotto il controllo dell’AGCOM, con l’obiettivo primario di oscurare i siti pirata che trasmettono illegalmente eventi sportivi entro soli 30 minuti.

 

Il Piracy Shield 2.0 e il sostegno economico dello Stato

Una delle novità più significative è l’introduzione dello Stato come finanziatore attivo del progetto, contribuendo con un finanziamento annuale di 2 milioni di euro. Questo sostegno mira a migliorare l’efficienza e la funzionalità dello scudo, secondo gli esperti del settore, una cifra equa considerando le sfide e gli obiettivi fissati dalle istituzioni.

Il Piracy Shield 2.0 non si limiterà al calcio e al basket, ma si estenderà anche alla protezione di film e serie TV, ampliando così il suo raggio d’azione per affrontare le diverse forme di pirateria online.

L’implementazione del nuovo strumento è prevista all’interno del disegno di legge Butti sull’intelligenza artificiale, il quale stabilirà che lo Stato sarà responsabile del finanziamento del Piracy Shield 2.0. Se non sarà in grado di coprire l’intero importo, è stato proposto che possa finanziarne almeno due terzi, garantendo così un sostegno adeguato per il funzionamento e lo sviluppo continuo del sistema.

L’approvazione del Piracy Shield 2.0 è vista come un passo cruciale per rafforzare la protezione dei contenuti digitali in Italia, coinvolgendo anche grandi aziende tecnologiche e operatori telefonici per una copertura più efficace e capillare. La sfida sarà non solo implementare il sistema, ma anche mantenerlo all’avanguardia contro le crescenti minacce online, assicurando che i contenuti creativi siano protetti e che i diritti degli autori siano rispettati.

 

Un dibattito che non accenna a diminuire

Il dibattito su queste misure si prevede animato nei prossimi mesi, mentre l’Italia si prepara a intensificare la sua lotta contro la pirateria digitale con il supporto di nuove tecnologie e risorse statali.

 

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Pubblicato da
Margherita Zichella